L’Inter esce con le ossa rotte dalla semifinale di Coppa Italia contro il Milan. Una serata storta, forse la peggiore della stagione, in cui la squadra di Inzaghi ha sbagliato tutto, dall’approccio mentale alla gestione tattica. Il turnover voluto dal tecnico, comprensibile alla luce degli impegni ravvicinati, non ha pagato. E i riflettori, inevitabilmente, si accendono su chi ha fallito l’ennesima occasione.
Taremi e Asllani, su tutti
Se esisteva una possibilità per entrambi di cambiare il corso della propria storia nerazzurra, quella chance è sfumata. Il primo, arrivato con grandi aspettative, ha inciso pochissimo: appena tre gol in stagione, due dei quali su rigore. I problemi fisici, in particolare la pubalgia, sono una parziale giustificazione, ma non bastano. Il rendimento è stato troppo basso, tanto da scivolare dietro anche ad Arnautovic nelle gerarchie. Il suo destino sembra segnato: in estate sarà addio, a meno di sorprese dal mercato.
Asllani rappresentava un investimento sul futuro, ma dopo tre stagioni l’Inter si interroga sul reale valore del giocatore. La crescita è stata minima, le difficoltà di lettura del gioco rimangono evidenti. Anche contro il Milan, Inzaghi ha provato a guidarlo dalla panchina senza successo, prima di sostituirlo all’inizio del secondo tempo. La sensazione è che il club a fine stagione farà altre scelte in mediana.
Il sogno Triplete si è spento bruscamente. E l’Inter ora è chiamata a riflettere anche sul proprio futuro.