Javier Zanetti, l'eterno capitano nerazzurro ora vicepresidente: l'icona dell'Inter. Dieci anni fa l'ultima partita a San Siro. L'avventura di Javier Zanetti a Milano con l'Inter ha avuto inizio nel 1995 e si è protratta fino al 2014, quando ha terminato la sua carriera agonistica. Con 1114 partite ufficiali disputate, si classifica al settimo posto tra i calciatori con almeno 1000 presenze in carriera. Zanetti ha accumulato 858 presenze nella storia dell'Inter, diventando il giocatore più vincente del club con sedici trofei: cinque scudetti, quattro Coppe Italia, quattro Supercoppe italiane, una Coppa UEFA, una Champions League e una Coppa del mondo per club FIFA. Detiene anche il primato per il maggior numero di presenze da capitano in Champions League, con 82 partite. La sua è una leggenda il cui racconto ha radici profonde. Nato a Buenos Aires il 10 agosto del 1973, dopo l'esperienza nelle giovanili dell'Independiente dal 1982 al 1989, esordisce nel calcio professionistico nel 1991 nella primavera del Talleres de Remedios de Escalada. L'anno seguente passa in prima squadra, poi nel 1993 approda nella massima serie, al Banfield. Nel 1995, segnalato da Angelillo viene acquistato dal presidente dell'Inter, Massimo Moratti.

La carriera all'Inter

javier zanetti 2006 inter L'eterno capitano ha fatto il suo debutto con la maglia nerazzurra il 27 agosto del 1995 contro il Vicenza. Successivamente, debutta anche nelle competizioni europee. Divenuto titolare nella stagione seguente, raggiunge la finale di Coppa UEFA, persa poi ai rigori contro lo Schalke 04. L'anno dopo però, alza lo stesso trofeo a Parigi dopo una vittoria per 3-0 contro la Lazio, partecipando anche con un gol insieme a Zamorano e Ronaldo. Dal 1998 al 2001, l'Inter attraversa un periodo difficile, ma prova a ritornare ai vertici sotto la guida di Hector Cúper e poi di Alberto Zaccheroni. Nonostante le delusioni, come lo scudetto perso all'ultima giornata il 5 maggio 2002, Zanetti inizia a stringere la fascia da capitano al braccio. Le carte in tavola cominciano a cambiare con l'arrivo di Roberto Mancini. La stagione 2004/2005 segnò infatti il ritorno dell'Inter alla vittoria, con la conquista della Coppa Italia e la Supercoppa italiana ai danni della Juventus, con la replica del successo in coppa nazionale nel 2006. Nello stesso anno, inoltre, sopraggiunge anche lo scandalo di Calciopoli che consegna lo Scudetto all'Inter dopo la retrocessione della Juventus. Da quel momento in avanti capitan Zanetti inizia ad alzare trofei in Italia e in Europa, fino alla stagione 2009/2010 con l'impresa surreale del Triplete, giungendo alla vittoria del Mondiale per Club e alla Coppa Italia del 2011 con Leonardo. Nel periodo dal 2011 al 2014, l'Inter attraversa un periodo complicato, con la squadra vincitrice del Triplete che lentamente si stava disgregando e con cambi di proprietà che avevano complicato la situazione del club. Nonostante tutte le difficoltà, Zanetti stabilisce alcuni record personali superando Bergomi e diventando difatti il giocatore con più presenze nella storia dell'Inter e nel derby di Milano. Chiude la sua carriera il 18 maggio 2014, nella partita contro il Chievo.

L'ultima partita a San Siro

Il 10 maggio 2014, in occasione di Inter-Lazio, Javier Zanetti gioca la sua ultima partita a San Siro. Entra in campo al 52’ subentrando a Jonathan. Per il capitano sono gli ultimi minuti con la maglia nerazzurra numero 4. Al triplice fischio, a salutarlo sul prato di San Siro c'è un'onda d'amore che lo travolge tanto da farlo emozionare: la moglie, i figli, gli amici di una vita, i compagni di squadra, l’allora presidente Thohir e anche Moratti e soprattutto, a circondarlo, c'è uno stadio stracolmo di tifosi nerazzurri che applaudono incessantemente. Dopo 858 partite e 19 stagioni con la maglia dell'Inter, l'ex capitano chiude la sua carriera. Arrivato all'Inter sconosciuto, si è caricato la squadra sulle spalle portandola sul tetto del mondo e diventando una leggenda del mondo interista. https://www.youtube.com/watch?v=Vr6fUY0tlII
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