Basta minimizzare il razzismo, l'Inter punisca subito Acerbi
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Inter-Napoli, minuto 59: dopo un contrasto con Acerbi, Juan Jesus si lamenta con l'arbitro La Penna: "Mi ha detto negro. Così non va bene". Mentre parla, il difensore brasiliano indica il simbolo della Serie A sulla maglia per sottolineare l'impegno contro il razzismo preso dalla Lega proprio nella giornata di campionato che si conclude con il posticipo di San Siro. Lo slogan è secco "Keep Racism Out". Nel post partita l'ex calciatore nerazzurro ricostruisce l'accaduto davanti ai giornalisti: "Quello che succede in campo rimane in campo, Acerbi è andato oltre con le parole ma si è scusato. Lui è un bravo ragazzo, ha chiesto scusa ed è tutto ok. Ci siamo abbracciati, dentro al campo ci sta dire di tutto, lui ha chiesto scusa, ha visto che è andato oltre. Spero che non accada più, è un ragazzo intelligente".
Da Acerbi parole inaccettabili
Senza girarci troppo attorno, quanto detto da Acerbi è assolutamente inaccettabile, l'ennesimo vomitevole esempio di razzismo che riguarda il calcio italiano. I precedenti sono innumerevoli (Maignan, Lukaku, Vlahovic), spesso tollerati e tutt'al più stigmatizzati con ramanzine di rito. Gli insulti di matrice dichiaratamente discriminatoria, tra giocatori o da parte dei tifosi, sono uno dei mali di un ambiente troppo spesso abituato a fare finta di niente. L'Inter ora ha un obbligo: dare un segnale di discontinuità, punendo il proprio dipendente ancora prima che arrivi la squalifica, sacrosanta e probabilmente pesante, da parte della procura federale.![Acerbi Juan Jesus episodio](https://ilnerazzurro.it/wp-content/uploads/2024/03/Acerbi-Juan-Jesus.jpg)