Questa volta il punto va ad Allegri. L'allenatore bianconero non raccoglie il velato guanto di sfida lanciato da Francesco Acerbi nelle interviste post gara dopo il pareggio di Marassi. Il difensore nerazzurro aveva cercato di allentare la pressione sul gruppo a seguito del primo vero passo falso della stagione, provocando direttamente gli avversari della Juventus con una dichiarazione al vetriolo: «Ricordo alla gente che dice che l'Inter è la squadra più forte del campionato che, come sono arrivati tanti giocatori forti, sono andati via tanti giocatori forti. La Juventus ha speso 200 milioni per gente come Bremer, Chiesa e Vlahovic. Noi abbiamo preso dei parametri zero».

La risposta di Allegri

La reazione del tecnico bianconero Massimiliano Allegri non si è fatta attendere, dopo il successo sulla Roma che ha riportato la Juventus a -2 dalla squadra di Inzaghi. Nella conferenza stampa post partita, Allegri ha innanzitutto spostato l'obiettivo sulle coppe europee: «Il 2024? Vogliamo la Juventus in Champions League, questi 43 punti ci consentono di avere più margine per questo obiettivo». Sulle parole di Acerbi, il tecnico ha preferito lasciare cadere la provocazione: «Non commento le parole dei giocatori dell'Inter – ha dichiarato Allegri – loro sono primi e stanno facendo una stagione straordinaria. Noi cerchiamo di stare attaccati, ma sappiamo che il nostro è un percorso diverso rispetto al loro, basta guardare l'età delle rose».

Corto muso

La Juventus torna più vicina all'Inter, ora a portata di sorpasso. Ancora una volta, lo fa con il celeberrimo "corto muso" di Allegri: il mantra dell'allenatore livornese. È bastato l'1-0 targato Rabiot per avere ragione di una Roma in crisi di identità. Il tecnico bianconero ha affermato che la Juventus «deve andare avanti senza bisogno di guardare in casa degli altri» e ha infine chiosato con una battuta: «Corto muso? Spero di vincere altre 152 partite per 1-0».
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Alessandro "Spillo" Altobelli