Simone Inzaghi, durante la cerimonia di consegna del Premio Bulgarelli, ha ricevuto le scuse da parte di Arrigo Sacchi per le critiche ricevute in passato. La cerimonia di consegna del Premio Bulgarelli, che si è svolta a Bologna presso la Biblioteca Sala Borsa di Piazza Maggiore, alla presenza del sindaco Matteo Lepore e del presidente della Regione Stefano Bonaccini ha visto Simone Inzaghi premiato come miglior allenatore per la stagione 2023-2024, ancora da concludere e che ha portato nella bacheca dell’Inter, oltre alla terza Supercoppa Italiana consecutiva, il ventesimo scudetto e la seconda stella. Il riconoscimento, dedicato alla memoria di Giacomo Bulgarelli, icona del calcio bolognese dello scudetto del 1964 e vincitore del campionato europeo del 1968 con la Nazionale italiana, è stato consegnato all’allenatore nerazzurro da un’altra icona del calcio italiano, una figura rivoluzionaria e maestro di calcio.

Le ammissioni di Sacchi

sacchi-inzaghi-premiazioneSimone Inzaghi miglior allenatore per la stagione 2023-2024 e a premiare è stato Arrigo Sacchi, grande conoscitore di calcio e artefice della rivoluzione tecnica del nostro calcio a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90. L’ex allenatore del Milan ha consegnato a Simone Inzaghi il Premio Bulgarelli per insignire il tecnico piacentino con il titolo di miglior allenatore di questa stagione. L’occasione è stata buona per Sacchi per annunciare il proprio mea culpa per le considerazioni avute in passato per Inzaghi e il suo gioco. “È una persona straordinaria; qualche volta le sue decisioni non mi sono piaciute e per questo l’ho criticato, ma sempre cercando di spronarlo a fare meglio. Sono felice che stia attraversando un grande momento, è un genio della strategia”. Neanche dopo il 5-1 nel derby d’andata, Sacchi era riuscito ad avere parole di elogio sentito nei confronti dell’Inter: antica la repulsione nei confronti del gioco dei nerazzurri dell’ex allenatore del Milan che ha sempre etichettato come vecchio e provinciale, poco europeo e basato solo sulle individualità. Questa volta però l’ex CT della Nazionale ha dovuto ricredersi, ammettendo anche che il trionfo in campionato dell’Inter è stato senza dubbio meritato. Durante l'incontro con il suo primo critico, Simone Inzaghi ha ammesso di trarre ispirazione da Arrigo Sacchi e Fabio Capello, definendoli maestri di grande spessore. Tuttavia, Sacchi ha risposto ironicamente, elogiando a sua volta Carlo Ancelotti con una sorta di "ode" al collega. Uno scambio di battute che ha aggiunto un tocco di leggerezza e umorismo alla serata.
Cos'è Jdentità bianconera: chi c'è dietro all'associazione che ha emesso un esposto contro l'Inter
Inutili polemiche post Sassuolo. Staccare la spina è fisiologico ed è sempre accaduto anche in passato