Buchanan Inter. Arrivato come rinforzo nel mercato di gennaio, complice la situazione piuttosto precaria del colombiano Juan Cuadrado, nei suoi primi 6 mesi in nerazzurro non si è messo così tanto in mostra. Simone Inzaghi ha sempre preferito profili d'esperienza e con una conoscenza del campionato maggiore, i quali potessero garantire una maggiore sicurezza e un minore rischio di commettere errori. Il suo talento non è mai stato messo in discussione, ma per vincere uno Scudetto c'è bisogno di sbagliare il meno possibile, specie se la competizione per ottenerlo è così variegata. Naturalmente avere un'alternativa come Tajon Buchanan fa solo che bene al tecnico piacentino, che in qualche occasione gli ha permesso di giocare qualche minuto. Ciò che ha stupito, però, è l'efficienza del laterale canadese nei pochi minuti concessi. L'esordio ufficiale con la maglia nerazzurra è arrivato nella vittoria casalinga contro la Salernitana e da quel momento in poi il suo rendimento è rimasto su un trend crescente e positivo, concludendosi con il primo gol ufficiale nel 0-5 rifilato al Frosinone. In effetti non ci si poteva aspettare che un giovane come lui potesse già rendersi così incisivo, peraltro con un minutaggio piuttosto scarso. Questa è l'ennesima testimonianza della grande qualità di Buchanan, che ora si spera possa essere sfruttata maggiormente nella stagione a venire. In tutto questo, il canadese ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di TLN TV, un'ente televisiva canadese con cui ha ripercorso il suo semestre a Milano.

Buchanan: "Inzaghi un vincente. Orgoglioso di far parte di questa società"

Per rompere il ghiaccio, il laterale canadese ha prima fatto un bilancio sulla sua stagione, ripercorrendo un po' le prime tappe: "Mi sto ancora adattando. Sono arrivato a gennaio e sto imparando ogni giorno. I miei compagni mi stanno aiutando molto, anche insieme allo staff tecnico, ad ambientarmi al meglio. Di certo andare in campo e poter mostrare cosa sei capace di fare è molto bello. Penso fortemente che più giocherò e più opportunità avrò, più sarà facile ambientarmi in questo campionato e in Italia. Lingua? Ho sempre parlato inglese nella mia carriera, mentre qui ho dovuto anche imparare l'italiano perché non tutti parlano l'inglese". Poi un exploit sulla sua attuale squadra: "Chi mi ha impressionato? Tutti. Ognuno ha delle qualità grandi ed è all'Inter per un motivo. Ci sono giocatori arrivati da tutto il mondo e sono molto felice di imparare e di rubare qualcosa da loro. Inzaghi? Non parla molto inglese, ma è un vero tattico. Il nostro rapporto è molto bello. Sa benissimo cosa vuole sia da se stesso che dai giocatori, compreso me. Ho imparato tanto, mi ha insegnato tante cose e sono cresciuto esponenzialmente. Spero il prossimo anno di poter fare un altro passo in avanti: Inzaghi vuole vincere tutte le partite, la sua cultura vincente si avverte da come prepariamo le partite e spero, quindi, di poter contribuire a questi successi. Stare all'Inter? Sei in uno dei migliori club al mondo, è stato un salto importante qui. Ogni giorno vissuto in questo club ti fa capire che differenza ci sia con gli altri ambienti, è un orgoglio per me". Un parere sul primo gol in nerazzurro: "Il gol contro il Frosinone? Un momento incredibile. Tutto accade molto velocemente quando segni, ma ricordo di aver raccolto la palla a metà campo, di aver attaccato il difensore e di essere andato dritto in rete. Sono molto contento di averlo segnato in quell'occasione". Naturalmente non poteva mancare un pensiero sullo Scudetto: "Da giocatore vuoi sempre alzare trofei come quello. Quando sono arrivato ho capito benissimo quale fosse l'obiettivo stagionale del club. Tutti i ragazzi qui hanno fatto grandi sacrifici per questo trofeo e non posso che essere orgoglioso di aver fatto parte di questa squadra in questa stagione". Infine, un ringraziamento ai suoi fan canadesi e uno sguardo agli obiettivi futuri: "Per me essere il primo canadese in Serie A è motivo di grande orgoglio. Quando sono tornato dal Mondiale il mio agente mi ha comunicato l'interessamento dell'Inter e che già nel mercato estivo sarei potuto approdare a Milano. Poi la cosa non è accaduta, ma in inverno è capitato tutto velocemente. In Belgio non giocavo, in più sapevo che si stava concretizzando il trasferimento e che avrei dovuto trasferirmi in un nuovo Paese. E' quello che ho sempre sognato: sono felicissimo che tutto sia andato liscio e che mi hanno dato il benvenuto in questa squadra. Obiettivi? Voglio pensare giorno dopo giorno, ma anche incidere su ciò che posso. Vorrei avere un ruolo ancora più importante e dimostrare davvero cosa posso fare. Spero di aiutare la squadra e di vincere più trofei".
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