Capello Italia. Dalle pagine della Gazzetta dello Sport, Fabio Capello esprime il proprio giudizio sull'esordio della nazionale di Spalletti, uscita vincitrice dallo stadio di Dortmund contro l'Albania. L'ex commissario tecnico dell'Inghilterra analizza la partita partendo dalla prestazione difensiva del duo Bastoni e Calafiori le cui iniziali ricordano la difesa che trionfò a Wembley tre anni fa formata da Bonucci e Chiellini.

L'analisi di Fabio Capello su Italia-Albania

"La targa "BC" in difesa porta sicuramente bene all'Italia: dopo Bonucci-Chiellini ecco Bastoni-Calafiori. Ma superato l'esame Broja, il livello sale dalla prossima sfida come accade nei videogiochi. Il prossimo livello si chiama Alavaro Morata, già andato a segno all'esordio contro la Croazia. Alvaro è veloce, gioca bene con la squadra e sopratutto segna tanti gol. Agli azzurri servirà ancora più attenzione giovedì sera". "Una cosa è certa, Bastoni e Calafiori hanno disputato un ottima gara, anche grazie al filtro di Barella che è apparso in grande spolvero, in formato Inter. Luciano era giustamente soddisfatto, a parte l'inizio e la fine la nazionale non ha subito pericoli. La coppia difensiva è un valore aggiunto con la palla tra i piedi poiché nessuno dei due si limita a passaggi facili e corti ma anzi sono coraggiosi e propositivi, possiedono un'ottimo calcio e appena possono verticalizzano. Giocare la palla in avanti è la soluzione migliore per mettere in difficoltà l'avversario e aiutare i propri compagni".  L'unico dubbio, Fabio Capello lo ha sulla velocità del reparto in vista anche di avversari con grande gamba in questo torneo. "Riccardo sembra Ramos, mi ha sorpreso la personalità mostrata a Dortmund. L'unico dubbio su questa coppia sono gli uno contro uno con le punte che hanno grande velocità e rapidità. In questo senso Broja e l'Albania non sono stati test probanti, la Spagna dirà già di più in questo senso. Non è un problema invece, il fatto che entrambi i difensori siano mancini e impostino con il piede sinistro. L'importante, per una squadra e per l'allenatore, è avere difensori bravi".
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