Editoriale a cura di Flavio Verzola.
L’associazione italiana cassandre, AIC appunto, ha definito il consueto punto di ritrovo presso Udine, nella giornata di sabato 28 settembre 2024. Le Cassandre si sono ritrovate nel centro cittadino, nelle ore che precedevano la partita di calcio tra Udinese-Inter allo stadio Friuli. Il motivo del ritrovo si deve imputare alla presenza nutrita di tifosi interisti, speranzosi di ritrovare la Beneamata vincente dopo il Derby della settimana scorsa. Abbiamo assistito in questa settimana, alle previsioni più funeste, tra Lauti che non segna da una vita, la difesa che vacilla e il centrocampo che scricchiola. Torniamo da Udine con una bella vittoria, mentre le Cassandre depresse, si ingozzano di Gubana, torta tipica friulana, come se non ci fosse un domani. Eravamo tranquilli, anzi no! Si perché il derby lascia strascichi pericolosi, inutile negarlo, ma soprattutto è stata la prestazione in ciabatte a lasciarci in depressione.
Urgeva vittoria e prestazione all’altezza, contro una squadra in buona forma! Il tecnico dell’Udinese è particolarmente arrembante, con i suoi giocatori, così poco friulani, ma assai massicci e atletici. Nemmeno il tempo di sederci per il caffè che Davidino vuole festeggiare come si conviene, i giorni del suo compleanno. Percussione centrale e tocco lento ma letale che rotola in rete. Avete presente l’approccio di domenica? Ecco…. tutta un altra cosa.
Evidentemente la settimana di lavoro, se pur limitata martedì venerdì, ha dato i suoi frutti. Non siamo guariti del tutto, ma almeno abbiamo scongiurato il de prufundis che molti auspicavano! Partenza sotto una pioggia a tratti a catinelle, occasioni a ripetizione mancate di un soffio, mentre loro ci capiscono poco. I nerazzurri friulani presenti in massa si stringono intorno alla squadra, allegri e festanti, convinti che il derby sia stato solo un doloroso incidente di percorso. Ma nonostante la voglia il raddoppio non arriva. Loro sono grossi e aggressivi, cominciano a provare a ribaltare la debacle iniziale, fino al pareggio. Solito pallone corretto di testa che finisce in rete. Huston abbiamo un problema.
Quattro reti di testa praticamente fotocopie, subite in questo inizio di campionato. Quante subite lo scorso anno, e il dato oramai appurato, non può ritenersi solo una spiacevole coincidenza. In scadere di tempo da una rasoiata di Fede nerazzurro, arriva il meritato vantaggio con un tocco sporco di Lauti… finalmente! Mai dubitato del ragazzo, anche perché a differenza di tanti altri bomber, il Toro è preziosissimo in ogni zona del campo, dando sempre tutto. Certo che il gol è la panacea che cura tutti i mali, e per quanto un attaccante si sacrifichi per la squadra, se non segna diventa un fastidioso problema. Quindi ben tornato capitano, mai avuto dubbi!
Secondo tempo affrontato con lo stesso piglio, da un assist al bacio di Tikus per Lauti, controllo a seguire e rasoiata che non lascia scampo al portiere friulano. Doppietta del Toro, che arriva con nostra somma soddisfazione. Partita finita? Mica tanto. I corazzieri bianconeri non mollano. Entra il gigante Lucca, e accorcia le distanze, sfruttando uno sciagurato passaggio fuori misura indietro di Bisteccone. Il ragazzone ha grandi doti e personalità da vendere, ma fatica a mantenere la concentrazione nei minuti finali. Dopo Genova un altra leggerezza che sarebbe potuta costarci carissima. Mi ricorda un pochino il mitico Taribo… un muro per 88 minuti e nei due che mancavano si dimenticava del bomber avversario e si prendeva gol! Arriviamo al 88 e comincio a friggere…. esco, non ce la faccio! Mi perdo quindi una rete annullata per fallo a Taremi e udite udite un pallonetto beffardo di Correa, che sfiora il quattro! Siamo ancora in convalescenza, ma forse la prognosi non è più riservata! Frattesi una sicurezza, permetterà un decorso tranquillo al problema muscolare di Bare, ora la priorità sarà quella di ritrovare la perduta compattezza in difesa e una maggiore attenzione sui palloni alti! Martedì Stella Rossa ed esordio casalingo in Champions, sabato un Torino arrabbiato, sconfitto in casa… ma per matare il Torino abbiamo il nostro Toro! ADELANTE… Marcia Avanti!