Il 2024 è un anno molto importante per le sorti dell'Inter riguardo al tema societario. Nel mese di maggio, infatti, l'attuale presidente nerazzurro Steven Zhang ha un obbligo da mantenere: ripagare il prestito ad Oaktree.  Un prestito che l'attuale proprietà aveva contratto nel 2021 per 275 milioni di euro che, con gli interessi maturati sino ad oggi, fanno lievitare la cifra totale a 380 milioni di euro. Un obbligo da mantenere a tutti i costi affinchè venga confermata l'attuale proprietà, in caso contrario il club passerà nelle mani del fondo californiano. Un documento, di cui Panorama è entrato in possesso grazie all’avvocato Michele La Francesca,  svela un dettaglio finora rimasto nascosto e che ci dice qualcosa sul futuro dell’Inter. Si tratta dell’atto di costituzione del pegno, circa 30 pagine in cui si possono consultare gli accordi presi da Zhang con Oaktree nel 2021. Quello che si è sempre pensato in questi 2 anni abbondanti è che la mancata restituzione del prestito porterebbe Zhang a perdere l’Inter di fatto gratis. Ma la lettura di questo documento ci dice che, in realtà, non è proprio così. Zhang ha fatto inserire una clausola, qualora Oaktree si trovasse ad escutere il pegno delle quote dell'Inter e quindi prendere possesso della proprietà del club.

I dettagli della clausola

Prima che la proprietà passi al fondo, sarà necessario effettuare una stima del valore di mercato dell’Inter in modo che si possa confrontare con i 380 milioni di valore del debito. In caso di valore superiore Oaktree dovrebbe versare a Zhang la differenza. Un esempio pratico è fornito proprio dall’avvocato La Francesca: se a Maggio 2024 il valore di mercato dell’Inter fosse di 1,2 miliardi, bisognerebbe sottrarre a questi i 750 milioni di impegni finanziari del club nerazzurro e poi anche i 380 milioni vantati da Oaktree. La differenza, in questo caso 70 milioni di euro, dovrebbe essere versata proprio a Zhang. Quest’ultimo, inoltre, può contare anche sui 125 milioni rimanenti dal prestito e non ancora investiti. Insomma, questo documento chiarisce bene che Zhang, in caso di mancato mantenimento dell'impegno con Oaktree, non perderebbe l’Inter gratis ma ne uscirebbe con una lauta ricompensa.

Cosa bolle realmente in pentola?

Alla luce di questo documento ufficiale risulta difficile pensare che Zhang abbia realmente voglia di rifinanziare il debito con il fondo californiano, perciò gli scenari che possono aprirsi in questi 5 mesi restanti sono sostanzialmente due: o Zhang vende la società e cerca di ricavare il più possibile da questa cessione per ripagare tutti i debiti accesi e intascarsi comunque una parte del valore di vendita. In questo caso, però, sarebbe difficile ottenere da un compratore il valore richiesto, ovvero 1,2 miliardi di euro, visto che da Oaktree un eventuale acquirente acquisterebbe ad un prezzo inferiore. Oppure si arriva alla scadenza del debito, Oaktree entra in possesso dell'Inter e Zhang riceve il plusvalore derivante dalla valutazione effettuata in quel momento. Oaktree, dal canto suo, è probabile che abbia già uno o più acquirenti a cui vendere la società una volta entrata in possesso. Di norma è ciò che fanno i fondi in queste situazioni. Si è parlato tanto di Ziliacus, di Pif o chissà chi altro, ma sta di fatto che, poco prima della fine della stagione, l'Inter saprà il suo futuro prossimo. Un futuro che, stante le informazioni che circolano, è ben lontano dal mantenimento dell'assetto proprietario attuale.
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Alessandro "Spillo" Altobelli