Darmian, l'arma scudetto. Ha portato avanti i compagni nel big match che ha chiuso la ventinovesima giornata di serie A, Matteo Darmian servito da Bastoni, in un momento in cui ai difensori dell'Inter piace finire sul tabellino marcatori e far guadagnare ai loro fantallenatori qualche bonus in più, è l'uomo meno atteso che ha deciso, insieme al partenopeo Juan Jesus il match di San Siro. Sembra una storia che si ripete e quando inizia ad essere così difficilmente si può pensare ad una semplice coincidenza. Matteo Darmian è l'uomo che sta riportando a Inzaghi lo scudetto che, tre anni fa, aveva raggiunto con Antonio Conte in panchina.

Darmian, l'uomo scudetto da Conte a Inzaghi

Matteo Darmian capitano Sui social Darmian viene chiamato "soldatino" dai tifosi interisti che al termine della gara commentano i post che i giocatori pubblicano sui social. Sarà perché è un ragazzo di poche parole, un giocatore che il suo posto da titolare se l'è guadagnato col duro lavoro della settimana e con le prestazioni sempre buone che ha giocato sul campo. Non è arrivato certo come uno degli uomini più attesi del mercato, ma l'ex United si è fatto apprezzare man mano che migliorava le proprie prestazioni, giocando in qualsiasi ruolo della retroguardia ci fosse bisogno senza mai dire una parola fuori posto e sapendo incidere nel modo migliore. Sotto un certo aspetto sembra un po' l'erede di D'Ambrosio, un giocatore che per la maglia nerazzurra ha dato tutto accettando molte volte la panchina ma facendosi trovare pronto ogni volta che lo si chiamava in campo. Quando Conte vinse lo scudetto, le copertine erano tutte dedicate alla LuLa, Hakimi, Eriksen etc etc, sicuramente con merito e perché erano gli uomini di spicco di quella squadra. Nonostante fossero loro gli uomini del diciannovesimo, Darmian aveva saputo ritagliarsi uno spazio ben specifico. 6 punti di quei 91 totali portano il nome di Darmian: si giocava contro Cagliari e poi Verona, due partite difficili che i nerazzurri non riuscivano a sbloccare. In entrambe le gare fu proprio il difensore a sbucare e sfruttare lo spazio che gli avevano concesso gli avversari per portare in vantaggio i compagni e incassare due vittorie fondamentali per la vittoria del Tricolore. Sta succedendo lo stesso con Inzaghi, l'azzurro classe 89' continua ad essere il jolly difensivo della retroguardia nerazzurra e ovunque ci sia bisogno di lui, il mister sa che il giocatore non si farà certo attendere. Quest'anno il felling col gol non è certo dei migliori per il giocatore, ma non se n'è sentita fin qui la mancanza: certo è che nel recupero della sfida contro l'Atalanta ad aprire le danze per il 4-0 finale è stato proprio lui e ieri sera è stato quello che sbloccato un match che avrebbe avuto molto da dire in vista dello scudetto. In un momento in cui la squadra sembra molto stanca ed è assolutamente fisiologico questo calo, Darmian può essere l'asso che Inzaghi cala sul banco per portarsi a casa il prima possibile quella seconda stella tanto voluta e sognata.
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Alessandro "Spillo" Altobelli