Inter tra Depay e Gudmundsson. Le riflessioni e le valutazioni in casa dei Campioni d’Italia continuano. I dirigenti del club di viale della Liberazione hanno sul tavolo la questione dell’attacco nerazzurro.
Ma chi potrebbe affiliarsi a Lautaro Martinez, Marcus Thuram e Mehdi Taremi nel reparto offensivo dell’Inter? I dirigenti spingono per le cessioni di Valentin Carboni, Joaquin Correa e Marko Arnautovic, puntando tutto su un profilo in particolare: quello dell’attaccante del Genoa, Albert Gudmundsson.
Se il classe ‘97 islandese è il primo nome sul taccuino degli uomini del mercato nerazzurro, nelle ultime ore è spuntata la possibilità di accogliere l’auto-candidatura dello svincolato Memphis Depay. Chi dei due giocatori vestirà il nerazzurro? Ma soprattutto chi è più funzionale al gioco di Simone Inzaghi? Il casting per “l’attaccante perfetto” è aperto.
Lo strapotere fisico di Depay
La stagione conclusa con lo Scudetto e la seconda stella non ha assolutamente tolto le zone d’ombra sul reparto offensivo dell’Inter. Più volte, l’attacco nerazzurro è stato messo al centro di dubbi e critiche, non di certo per Lautaro o per Thuram: ma per i ricambi Arnautovic e Alexis Sanchez (accusati di non aver garantito un discreto peso in ottica di realizzazione).
Il Niño Maravilla ha lasciato spazio a Taremi, il quale ha già mostrato tutta la sua qualità nelle due amichevoli contro Lugano e Pergolettese. Ma serve un altro profilo che possa dare le stesse sicurezze dei titolari. Ed in effetti, quello di Memphis Depay potrebbe essere perfetto.
Il centravanti olandese, classe ‘94, ha terminato la sua avventura all’Atletico Madrid, risultando svincolato a partire da questa sessione estiva del calciomercato. Un profilo di livello mondiale e che garantirebbe un peso specifico nel reparto offensivo dell’Inter: sia in termini di fisicità, dribbling e velocità, ma anche in fase realizzativa. Qualità che al momento pochi attaccanti in Serie A possono vantare.
Nonostante queste doti, l’operazione Depay potrebbe portare qualche dubbio e limite. Innanzitutto, il costo dell’ingaggio: l’olandese si è offerto direttamente all’Inter, ma chiederebbe uno stipendio di circa 5 milioni di euro a stagione. Oltretutto, ritorna il tema dell’età: il nazionale olandese ha raggiunto i 30 anni questo febbraio.
C’è da chiedersi se Depay sia effettivamente un attaccante adatto per il 3-5-2 di Simone Inzaghi. L’attaccante ex-Barcellona e Atletico Madrid farebbe comodo, perché garantirebbe una certa letalità per imbucate, duelli e assedi forzati dell’area avversaria. Bisogna capire se riesce a legare il gioco, addentrandosi in meccanismi fluidi come quelli del tecnico piacentino .
La fantasia di Gudmundsson
La proposta di Depay è chiaramente allettante. Ma nonostante l’idea di avere l’olandese in rosa, per Beppe Marotta e Inzaghi, il preferito rimane uno soltanto: Albert Gudmundsson.
L’Inter vuole fortemente l’islandese del Genoa, lo corteggia da tempo ed ha già un accordo con il giocatore. Manca però il via libera del club ligure, il quale deve la sua grande stagione proprio all’attaccante 27enne.
Il motivo dell’intesa mancata con il Genoa è dovuto soprattutto alla cifra da sborsare (circa 40 milioni di euro), alla luce anche del fatto che su Gudmundsson pende un processo per molestie sessuali nel suo Paese: dopo l’assoluzione in primo grado, la presunta vittima ha presentato ricorso. Tanto che si prevede un nuovo appello, che potrebbe sostenersi in autunno.
Tuttavia, “Gud” rimane ancora il prescelto. Lo rimane perché soddisferebbe in maniera esaustiva le richieste di mister Inzaghi: l’islandese è abile tecnicamente, agile, rapido e veloce. La sua naturale predisposizione al ruolo di trequartista offensivo, lo renderebbe perfetto per il ruolo di seconda punta nell’attacco a due. In tal senso, legherebbe in maniera consona il gioco tra il reparto di centrocampo e quello offensivo.
Controllo palla e visione garantiti, ma soprattutto una notevole capacità in ottica gol e, in particolare, come assist-man: nelle 35 partite con il Genoa, nella scorsa Serie A, ha messo a segno 14 reti e 4 assist (diventando decisivo per la permanenza nel campionato italiano di massima serie del club rossoblù).