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venerdì, Aprile 18, 2025

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Di Gennaro: “Per Inzaghi solo applausi, fossi in Marotta me lo terrei stretto a lungo”

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Antonio Di Gennaro, ex calciatore oggi commentatore sportivo, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni di News.Superscommesse.it. Dal momento delle singole squadre di Serie A alle Coppe Europee, senza dimenticare la Serie B: nel seguente estratto, le parole di Di Gennaro sul cammino dell’Inter in campionato e in Champions League.

Importantissima vittoria dell’Inter sul Bayern Monaco nel match di andata dei quarti di finale della UEFA Champions League. Cosa è piaciuto ad Antonio Di Gennaro, in particolare, della prestazione della squadra allenata da Simone Inzaghi?

“È stata una gara di uno spessore, non c’è che dire. Malgrado diverse assenze importanti, il Bayern Monaco ha dato prova di restare sempre una delle squadre di blasone, tra le più forti al mondo, ma l’Inter ha replicato in maniera strepitosa, dimostrando di possedere un livello internazionale, anche se lo sta facendo già da diversi anni; ha saputo trovare il vantaggio con grande determinazione, ha saputo difendere, ha saputo soffrire, soprattutto.

È stata recuperata nel finale, poteva essere un brutto colpo, ma ha avuto una forza incredibile nell’andare a trovare il goal della vittoria. Si tratta di un risultato straordinario, oltre che aver visto un atteggiamento fantastico da parte di tutti, incluso Inzaghi che merita soltanto applausi per quello che sta facendo”.

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Relativamente al secondo e definitivo vantaggio dell’Inter sul Bayern Monaco, i protagonisti sono stati Carlos Augusto e Davide Frattesi, il primo con l’assist, il secondo con la rete. È la dimostrazione di come in questa squadra non ci siano calciatori cosiddetti “di riserva”?

“Parlare di riserve all’Inter è riduttivo, sinceramente. (…) È un organico in cui tutti possono essere considerati come titolari, perché sono abituati a giocare a certi livelli. Carlos Augusto non può considerarsi una riserva, anche se si sa che c’è Dimarco che gioca di più rispetto a lui, come si può dire lo stesso di Frattesi che è abituato a entrare a gara in corso, per poi andare anche a fare goal. Sembra che questa caratteristica faccia parte del suo DNA, è un centrocampista fondamentale per Inzaghi. Non va dimenticato che a questa squadra sta mancando molto Zieliński, che è infortunato ed è un altro riferimento importante. Credo non si possa obiettare sulla gestione che Inzaghi sta avendo con tutta la squadra, perché sta dimostrando di essere capace di dosare ciascuno dei suoi calciatori nei modi e nei tempi giusti. (…)”.

“Rispetto a due anni e mezzo fa siamo cresciuti notevolmente, ma il gap è chiaro, perché Real Madrid e Bayern Monaco hanno budget differenti dal nostro”. Sono parole di Simone Inzaghi, rilasciate nel pre-gara di Monaco di Baviera. Dopo la vittoria ottenuta proprio contro i bavaresi, l’allenatore dell’Inter potrebbe aver cambiato idea a riguardo?

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“Se proprio si vuole parlare di gap, ha ragione Inzaghi nel sottolineare che l’Inter lo abbia già ridimensionato da tempo, anche perché non va dimenticato che questa squadra è arrivata a giocare una finale di Champions contro il Manchester City che, qualche anno fa, era una squadra perfetta, oltre ad aver disputato tante altre partite di alto livello in Europa. (…) La vittoria contro il Bayern Monaco dà ulteriore consapevolezza a un organico che può competere con le sue rivali e arrivare in fondo a tutte le competizioni. Inconsciamente, può darsi che l’Inter sia orientata più a voler vincere la Champions che il campionato, pur restando quest’ultimo ugualmente un traguardo da raggiungere”.

Helenio Herrera è stato l’allenatore più longevo della storia dell’Inter, con 9 stagioni. Simone Inzaghi potrebbe essere il predestinato per superare questo record?

“Lo auguro a lui, come anche all‘Inter e ai suoi tifosi. (…) Sta abbinando i risultati alla continua valorizzazione dei suoi calciatori (…). Naturalmente, questo è un tipo di lavoro che va fatto in sinergia con i componenti della dirigenza, a cominciare da Beppe Marotta che ritengo sia il migliore dirigente sportivo in Italia. Fossi in lui, mi terrei stretto Inzaghi a lungo”.

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