Nei tre precedenti appuntamenti di Ex Nerazzurri, si è parlato di giocatori che hanno lasciato un segno non proprio indelebile nella storia dell’Inter. La lettera D invece, offre un ventaglio di possibilità importante al quale sarebbe ingeneroso non aggiungere gli attuali De Vrij e Dumfries, oltre alla impareggiabile classe di Djorkaeff, Dalmat e Dzeko.  La lettera D però, richiama alcune caratteristiche tanto particolari quanto fondamentali nell’economia complessiva di un 11 ideale. Determinazione, dinamismo, disponibilità e disciplina, caratteristiche che connotano in maniera molto precisa giocatori come Domenghini, Di Biagio, Darmian e… Danilo D’Ambrosio!  Dopo un ottimo avvio di stagione con la maglia del Torino, D’Ambrosio viene acquistato dall’Inter nel gennaio del 2014, sessione di mercato rimasta nella storia per l’improvviso acquisto del profeta Hernanes. Nel periodo mazzarriano D’Ambrosio si propone come valida alternativa a Jonathan sull’out di destra, dimostrando fin da subito buonissime doti tecniche ma soprattutto un’encomiabile spirito di sacrificio. Il primo gol in maglia nerazzurra arriva nell’insolito preliminare di Europa League contro la formazione islandese dello Stjarnan, grazie ad un sinistro dal limite dell’area.  In tutta la sua lunga militanza nerazzurra, D’Ambrosio non è mai stato considerato un vero e proprio titolare effettivo: da Jonathan a Nagatomo, passando per Cancelo, Hakimi o anche Dalbert, all’inizio di ogni stagione non viene mai inserito fra l’undici tipo. D’Ambrosio però, è sempre riuscito a ritagliarsi un ruolo di prim’ordine, mostrandosi incredibilmente affidabile in ogni zona del campo. Oltre alla proverbiale cazzimma, l’esterno campano ha sempre offerto un apprezzabilissimo contributo in zona gol, visto il suo innato fiuto e la sua straordinaria scelta di tempo. I due momenti chiave dell’esperienza nerazzurra di D’Ambrosio, sono strettamente legati alle due qualificazioni Champions con Spalletti. Nel pirotecnico 3 a 2 dell’Olimpico, D’Ambrosio segnò il fondamentale 1 a 1, grazie ad una rovesciata dopo la più classica delle zuffe sugli sviluppi di un calcio piazzato. Quella rete si rivelò ovviamente fondamentale per rimettere in carreggiata l’Inter dopo un primo tempo non proprio positivo. Altro giro, altra corsa! A distanza di un anno, la Beneamata riuscì nuovamente a raggiungere un insperato quarto posto dopo un rocambolesco 2 a 1 casalingo contro l’Empoli di Andreazzoli. Il miracoloso salvataggio sulla traversa di D’Ambrosio rimarrà per sempre nella memoria di ogni tifoso interista. Nella concitazione di quel finale, D’Ambrosio si rese protagonista di un salvataggio pazzo, un’esultanza pazza, in un momento della gara pazzo… Pazzo come Danilone nazionale, che qualche mese fa ha dichiarato la sua fede nerazzurra. Grazie Danilo. Il tifoso nerazzurro non potrà mai dimenticare il gol in rovesciata contro la Lazio. Il tifoso nerazzurro non potrà mai dimenticare il salvataggio contro l’Empoli e l’incredibile esultanza. Il tifoso nerazzurro non potrà mai dimenticare le lacrime con cui D’Ambrosio ha salutato la sua Inter. Il tifoso nerazzurro non può ovviamente ricordare tutti i ruoli magistralmente interpretati da D’Ambrosio, esempio di affidabilità e professionalità. Il tifoso nerazzurro non potrà mai dimenticare Danilo D’Ambrosio, e ogni altra parola risulterebbe comunque riduttiva. Danilo D’Ambrosio 284 volte nerazzurro, per sempre nerazzurro!
Radio Nerazzurra chiude? sito offline e social fermi
Alessandro "Spillo" Altobelli