All'indomani della vittoria dello scudetto da parte dell'Inter, sono state rese note le decisioni del Giudice Sportivo in merito a squalifiche e ammende.  Il derby che ha assegnato matematicamente lo scudetto all’Inter di Simone Inzaghi ha messo in mostra un finale ad alta tensione dove gli scontri fisici si sono trasformati in veri e propri match di lotta libera in cui a uscirne peggio è stata sicuramente il Milan. Con la doppia espulsione nel giro di due minuti subita da Theo Hernandez prima e da Calabria poi hanno messo in guai seri i rossoneri che saranno attesi dalla trasferta sul campo della Juventus (sabato, ore 18) con la defezione anche di Tomori, ammonito e diffidato. L’adrenalina del derby ha conferito sembianze rare alla stracittadina che nella sua storia centenaria si è ben guardata dal mettere in mostra comportamenti come quelli visti sul prato di San Siro negli ultimi minuti di gioco. 

Squalifiche e ammende

derby-rissa-giocatoriLa trentatreesima giornata di Serie A è andata in archivio con il 2-1 dell’Inter sul Milan e come di consuetudine, la parola ora passa al Giudice Sportivo per le decisioni sulla condotta dei calciatori diffidati o espulsi dal campo. Gli strascichi del derby, come già detto, peseranno sul Milan considerate le due giornate inflitte a Calabria per il colpo a gioco fermo su Frattesi e il turno di stop per Theo Hernandez dopo il Far-West con Denzel Dumfries, anch’egli punito con una squalifica di una giornata e un’ammenda di 10.000 euro allo stesso modo del difensore francese. Il Giudice Mastrandrea si è espresso anche sulle questioni relative alle ammonizioni con diffida e le ammende alle società. Per il primo caso, i giocatori che saranno costretti a saltare il prossimo turno saranno Antonio Candreva (Salernitana), Armand Laurentie (Sassuolo), Karol Linetty (Torino), Diego Llorente e Leandro Paredes (Roma), Andre Luvumbo (Cagliari) e Fikayo Tomori (Milan), mentre, sempre il Milan, è stato punito con un’ammenda di 1500 euro a causa del lancio di alcune bottigliette all’interno del recinto di gioco, così come Atalanta, Lecce (seimila euro), Napoli (tremila) e Cagliari (duemila) per lancio di fumogeni.
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