Antoine Griezmann è ormai sempre di più il simbolo dell’Atletico Madrid. Negli ultimi giorni è entrato nella storia del club siglando una doppietta contro il Getafe. Le Petit Diable ha raggiunto così una leggenda dei Colchoneros, Luis Aragones, diventando il miglior marcatore nella storia del club. Un'evoluzione simile a quella di molti giocatori, quella del francese, che nella sua nazionale ormai gioca a centrocampo. Un po' come Mkhitaryan con la maglia dell'Inter. Eppure Griezmann non smette mai di segnare e continua ad essere il leader tecnico e morale dell'Atletico Madrid. Un giocatore sopraffino che ha avuto solo un calo nella sua esperienza al Barcellona. Tornato a casa e ritrovato il suo allenatore, il Cholo Simeone, l'attaccante francese ha ritrovato sé stesso e la sua forza. Una spina nel fianco per i nerazzurri che se lo ritroveranno di fronte nell'ottavo di finale della Champions League. A proposito del sorteggio e della partita contro l'Inter, Antoine Griezmann ha espresso la propria opinione: "Chi guarda la partita si annoierà un po' perché sono due squadre alla pari che lavorano molto senza palla. Quindi sarà un bel duello per chi giocherà e meno per chi lo vedrà".

Sarà davvero una partita noiosa?

Nel calcio tutto è possibile e non è facile prevedere il futuro di una partita. Se questo scontro ci sarebbe stato anche solo 3 anni fa, le probabilità che la partita risultasse noiosa erano molto alte. Si possono fare dei paragoni con le altre italiane. Con la Juventus che aveva ribaltato la partita in un match per nulla noioso, o di recente la Lazio con il gol del suo portiere Provedel a fine partita. L'Atletico Madrid in realtà, soprattutto nell'ultimo anno, ha un po' abbandonato il Cholismo, definito da molti il gioco più noioso del mondo. Un metodo di gioco prettamente difensivo, chiusi e pronti a delle spente ripartenze, fisico, falloso e molto lento. Adesso i Colchoneros hanno un gioco diverso, simile a quello di Simone Inzaghi. Un modulo un po' più attento e basso, ma che negli schemi e nei movimenti ricorda un po' proprio i nerazzurri. Grande ritmo, delle belle ripartenze, con un gioco sulle fasce molto propositivo e che inizia il match con un 5-3-2 ma che diventa ben presto un 3-5-2. Esattamente come l'Inter basa molto i suoi schemi sullo spirito di squadra, sul carattere e sulla forza fisica. Un ritrovato Morata e un super Griezmann rendono la squadra di Simeone temibile e poco noiosa. La difesa non è più un fortino, anzi, spesso distratta e sottotono, con la linea che si alza vertiginosamente in cerca di un vantaggio. In realtà le premesse sono diverse da quanto detto dall'attaccante francese, paradossalmente ci potrebbero essere molti gol. Una cosa è vera, ci sarà molto equilibrio in campo, sono squadre alla pari. Tutto questo non sembra possa compromettere lo spettacolo per il pubblico. Sicuramente una partita tattica, studiata, dove il talento del singolo potrà sbloccare la partita. Un Atletico Madrid, diverso, più dinamico, offensivo, un po' più in stile Inzaghi. Un Simeone che si evolve e che cerca nuovi moduli, nuovi e nuove opportunità, in una partita dal sapore speciale per lui.
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Alessandro "Spillo" Altobelli