Handanovic Inter. Quando le leggende parlano, tutti restano in silenzio. Questo ruolo può essere interpretato a proprio piacimento, così come la scelta del profilo meritevole di questo appellativo. A tal proposito, quindi, ognuno ha il proprio punto di vista a riguardo, ma in linea di massima c'è qualcosa su cui si può concordare: per diventare una leggenda bisogna nutrire un profondo amore per quei colori. Naturalmente dentro questo principio ci sono tantissimi rami, che dunque delineano al meglio la figura e fanno comprendere meglio il motivo di quella scelta. Inutile dire che lo sloveno Samir Handanovic rispetti ogni parametro per essere considerato una vera leggenda dell'Inter. 455 presenze con la stessa maglia non sono di certo una cosa da poco, soprattutto se durante questo lungo periodo in nerazzurro le offerte di società importanti non sono mai mancate. Approdato a Milano dopo delle buone stagioni in Friuli, sponda Udine, l'estremo difensore sloveno si è sempre preso carico dei risultati di quell'Inter. Sappiamo bene che in quel periodo l'idea di poter tornare nel breve termine una squadra importante e spaventosa era quasi utopistica. Tuttavia l'unico fra pochi eletti capace di sorreggere più o meno l'intera squadra con le sue prestazioni era proprio l'ex numero 1 nerazzurro. A quasi un anno di distanza dal ritiro dal calcio giocato, Handanovic è pronto ad intraprendere una nuova tappa nella sua vita: la carriera in panchina.

Handanovic: "Conte al Napoli candidato per lo Scudetto. Sarà un bel vedere"

In occasione di un evento organizzato per poter scambiare qualche chiacchiera e giocare a Padel, Handanovic è stato intervistato brevemente dai microfoni di Sportmediaset. Qui ha potuto rilasciare qualche pensiero sull'Inter attuale, sulla nuova panchina di Antonio Conte e sul suo futuro. Prima però, un forte elogio a Giuseppe Marotta: "Oaktree sa chi è Beppe Marotta, gli hanno dato questo ruolo perché in precedenza ha fatto vedere che è capace di gestire una società". Spazio poi a Conte, suo ex allenatore all'Inter con cui ha vinto il suo primo e unico Scudetto in carriera: "Sarà un campionato molto più equilibrato, Conte con il Napoli sarà un candidato. Lui riesce ad entrare e a cambiare la mentalità di tutti, della società e dei giocatori. Sarà un bel vedere". Infine una domanda sul futuro, con un punto interrogativo sui suoi ex allenatori: "Futuro? Oggi si gioca a padel e ci divertiamo. Nel futuro, però, voglio fare l'allenatore. Comincerò l'anno prossimo. Conte-Inzaghi? Beh, non voglio commentare i miei allenatori". 
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