Di Flavio Verzola.
La storiella della volpe e l’uva, trova sempre più applicazione, nel raccontare i fatti del nostro mondo pallonaro. A seconda di chi vince e di chi perde, vediamo trofei trasformarsi per magia da sgangherati portaombrelli, quelli che lasciamo sul pianerottolo, tanto se qualcuno te lo porta via ti fa pure un favore, a scintillanti coppe, da glorificare e santificare nel corso dei secoli.
Settimana di coppa Italia, sicuramente trofeo che da noi troppo spesso ha i connotati del fastidioso e ulteriore impegno, magari quando servirebbe concentrarsi su qualcosa di più succulento! In England è tutta un altra storia, basti vedere con che grinta, le squadre minori ci mettono nell’affrontare la competizione. Evidentemente Empoli si è trasformato in un sobborgo di Londra, infarcito di giovanotti ha passato il turno in casa gobba, con relativo vilipendio e gaudio del resto del mondo! Ora i toscanacci affronteranno i felsinei in un derby dell’appennino che si presenta infuocato! Dall’altra parte altro che infuocato, un ennesimo derby, e sto male solo al pensiero!
Trovare la Lazio mi ricorda quel 2 maggio 2010, quella vittoria nostra per zero due all’Olimpico, con relativa soddisfazione di entrambe le tifoserie gemellate. Questo ovviamente perché si stava lottando punto a punto contro la Roma di, pensate un pò, proprio Ranieri, che mal digerì quella tifoseria schierata, e quel famoso “Oh Noooo” esposto! Della serie il nemico del mio nemico è mio amico!
Nella settimana dello scontro diretto a casa pulcinella, i tifosi sono schierati su fronti diversi e contrapposti. I pragmatici, che vedono la squadra in riserva di energie fisiche e mentali, e che preferirebbe una eliminazione soft, evitando anche quello stillicidio di tachicardie, ansie e rigurgiti acidi che il derby causa. E i romantici bauscioni, della serie ” frega na cippa…voglio vincere tutto”!
Nella serata a casa Verzola, con una cena a tema Oktober Fest, trasformata in Febbraio Fest, erano presenti entrambi gli schieramenti! Tra stinco al forno, Brezel e speck, Wurstel rigorosamente krukki, salse varie, montagne di Kartoffeln e fiumi di Birra, io avevo la testa già al maradona, mentre Paolo era concentrato sul passaggio del turno! Gli altri commensali concentrati più sulla cena che sulla partita, della serie vada come vada. Il Simone è la perfetta sintesi tra tesi e antitesi. Mette in campo una formazione rimaneggiata ma non troppo, insomma se la gioca con un occhio e mezzo di riguardo a sabato pomeriggio. Loro sono belli pimpanti e partono meglio di noi, di sicuro forse ci tengono più di noi al passaggio del turno.
Io soffro già al pensiero di un altro doppio derby, troppo per il mio cuore! Francamente della coppa Italia mi interessa il giusto, ma quando ci sono i ratti di mezzo, divento spietato al punto che mi incazzo persino se perdo un derby dei pulcini, figuratevi prima squadra! Soffro al punto tale da prendere in considerazione l’idea di andare con Sandro in gita sugli Appennini modenesi, radio e cellulari rigorosamente spenti, e si accende tutto a fine partita, come strappare il cerotto tutto in una volta!
Maledetto Marko, si fa per dire ovviamente, da indicazioni del Demone, si piazza fuori dall’area, proprio dove pensava sarebbe potuto finire il pallone, e scaglia una folgore morbida e precisa, che infilza l’aquila Olimpia come la freccia di Robin Hood! Mi tocca persino esultare, con una parolaccia e una risata, in questo assurdo ossimoro! C’è De Vrij che impalla in parte la visione del portiere, e si apre una polemica sul fuorigioco attivo o passivo. Il portiere non ci sarebbe comunque arrivato e Stefan è comunque lontano, la bellezza e precisione del tiro, abbaglia comunque tutti, polemica sterile! Loro si scuotono, portando Isaksen pericolosamente al tiro, ma Pepo Martinez ci sta prendendo gusto e gli chiude la porta! Nel secondo Correa, redivivo, si infila in area come ai vecchi tempi, rigore per noi che il glaciale Chala insacca! Due a zero …OH NOOOOOO!
Al di la delle mia ansie prederby, tutto sommato ottimo lo spirito, provare a vincere sempre, ti porta la mentalità giusta, poi si vedrà quanto si raccoglierà , trovo corretta l’idea di giocarsela sempre su tutti i fronti, per rispetto alla maglia e alla tradizione nerazzurra! Loro anche sfortunati con Pedro, il cui tiro deviato, scheggia la traversa a portiere battuto. Non ci siamo certo scordati, che lo spagnolo ai tempi del Barça spesso ci puniva.
Insomma bravi e fortunati, unico neo della serata, un infortunio a Darmian che proprio non ci voleva, visto gli esterni arruolabili, e l’ennesima prestazione incolore di Taremi, che mi lascia sempre più perplesso.
Bello che il primo che si tuffa ad abbracciare Arna dopo il gol, sia Lauti dalla panchina, evidentemente ha un dentone avvelenato con i ratti, mica solo lui! Marcia Avanti, ora andiamo a Napoli per vincere, e diamo la svolta decisiva alla stagione!