Intervista esclusiva all’Inter Club Iran: amore e passione per l’Inter dal Medio Oriente. Dolci parole su Taremi.

A godersi la vittoria dello scudetto della seconda stella non ci sono solo i tifosi italiani o residenti a Milano. L'Inter, proprio come volevano i suoi padri fondatori, conta milioni di tifosi in tutto il mondo che, in modo diverso ma ugualmente intenso, si sono tolti la soddisfazione di vedere la loro squadra del cuore trionfare nel derby contro i cugini milanisti e di alzare lo scudetto. Nella giornata di oggi siamo riusciti a contattare Amirhossein Behroozibakhsh, figura di riferimento dell'Inter Club Iran, uno degli Inter Club più importanti del Medio Oriente che, anche se si trova a migliaia di km di distanza dallo stadio di San Siro, vive le partite dell'Inter con grande passione e con un entusiasmo assolutamente paragonabile a quello che si può vedere in Italia.

Inter Club Iran: la nascita, la passione e Taremi

Come è nata la tua passione per l'Inter e quanti soci conta l'Inter Club Iran? "Sono diventato interista grazie a Ronaldo il Fenomeno che è stato uno dei più grandi geni della storia del calcio e, molto probabilmente, se fosse stato allenato dagli allenatori di oggi avrebbe avuto dei numeri migliori di quelli di Messi. Il nostro club conta 45 membri ufficiali e 40000 membri non registrati, dato che non possiamo registrare più di 45 membri a stagione a causa delle sanzioni DHL. Senza le sanzioni avremmo molti più soci registrati".  Come avete vissuto lo scudetto della seconda stella vinto proprio nel giorno del derby? "Il giorno del derby sono venuto in Iran dalla Turchia per vedere la partita con i membri del nostro Inter Club. Abbiamo tifato, vinto e gioito tutti quanti insieme. È stata una partita straordinaria e, come logico aspettarsi, abbiamo festeggiato tanto per la conquista di un risultato storico".  Che ne pensate dell'acquisto di Mehdi Taremi? In Iran è uno dei giocatori più amati, per voi cosa rappresenta? "Mehdi Taremi è un grande attaccante, nel corso della sua carriera à stato scoperto da Ali Daei, una leggenda del calcio iraniano che è riuscito a valorizzarlo e a farlo debuttare nel calcio che conta.  Il suo grande errore è stato quello di non andare prima in Europa e probabilmente scelse di restare a causa dell'alto reddito dato ai giocatori in Iran che, in certi casi, preferiscono non partire.  Sono sicuro che sarà un duro concorrente per Lautaro che dovrà sicuramente lavorare tantissimo durante il precampionato. Come iraniani siamo orgogliosi di vedere Taremi con la maglia dell'Inter".  Qual è la situazione del calcio in Iran? Per caso sostieni qualche squadra nazionale o tifi solo per l'Inter? "Il calcio in Iran è lo sport più popolare dopo il wrestling e ci sono tanti talenti emergenti nel Mazandaran, Khuzestan e nel Bushehr, le principali province iraniane. Purtroppo però gli investimenti nelle accademie calcistiche in Iran sono molto deboli e quasi sempre i talenti non vengono riconosciuti.  Io sono tifoso dell'Inter ma simpatizzo un po' anche per l'Esteghlal di Teheran, per via della sua maglia azzurra".  Come avete festeggiato la vittoria dell'ultimo scudetto? "Battere il Milan e vincere lo scudetto è stato qualcosa di meraviglioso. A distanza di quasi 3 settimane ancora non mi rendo conto di quello che è successo ma quella notte abbiamo festeggiato tantissimo. Non riesco ancora a spiegare bene le sensazioni che tutti noi abbiamo provato dopo il triplice fischio.  Siamo molto soddisfatti ma ci auguriamo di fare meglio per la prossima stagione". 
Gadget Inter Club 2024/2025: ecco quali saranno
Inzaghi-Conte, possibile scontro la prossima stagione. Ecco le novità