Acerbi ha quasi 36 anni, Sommer e Mkhitaryan quasi 35, Darmian ne ha compiuti 34 lo scorso 2 dicembre. Per tracciare una semplice statistica, un totale di 140 anni in 4 e una media di 35. Per il CorSport sono "vecchietti terribili": pilastri del primato nerazzurro in campionato e della qualificazione agli ottavi di Champions League. "Non solo sono tra i più impiegati della rosa" puntualizza il quotidiano esaltando le doti di ciascuno: Sommer è il primatista dei cleen sheet della Serie A, Acerbi rappresenta il leader di una retroguardia di ferro, Mkhitaryan agisce da "equilibratore della mediana" e infine Darmian, "l'unico di questo gruppo che non sarebbe titolare" - precisa il Corriere - "finisce di giocare molto di più di diversi suoi compagni, perché duttile e sempre pronto in caso di necessità". Elementi di esperienza e di affidabilità dei quali Inzaghi fatica a fare a meno, seppur l'Inter sia la rosa più anziana dell'intera Serie A con i suoi 28 anni di media.

Fattore secondo tempo

Altra statistica interessante è la grande efficacia difensiva emersa soprattutto nei secondi tempi. L'Inter è particolarmente blindata nell'ultima mezz'ora, tanto che "il gol più tardivo incassato è stato quello di Berardi, al minuto 63". Una solidità dettata anche da una sapiente gestione delle energie durante gli allenamenti, altro vantaggio dei tanti uomini di esperienza alla corte di Inzaghi. Senza tener conto dei vari Sánchez, Arnautović e Cuadrado, 34 anni già compiuti per tutti, che non sono ancora riusciti a fare la differenza. "Tutti questi senatori non potranno andare avanti all'infinito" chiosa il Corriere dello Sport, ma nell'attesa di inserire giovani ricambi di qualità ed aspettarne la maturazione, i nerazzurri possono fare affidamento ai propri "vecchietti".
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Alessandro "Spillo" Altobelli