Molto dei successi di quest'Inter sono dovuti alle strategie intraprese dalla dirigenza nerazzurra negli ultimi anni. Una squadra costruita per Conte prima, e Inzaghi poi, con un disegno ben preciso, ovvero quello di dare un'ossatura italiana che non si vedeva da anni, dal lontano 2003. Etichettata per tanto tempo come club internazionale nella sua conformazione, di recente c'è stata un'inversione di tendenza. Sembrano ormai lontani gli anni in cui, durante un match casalingo contro l'Udinese, i nerazzurri schierarano 11 stranieri dal primo minuto. Quella partita passerà alla storia anche per essere la prima volta in cui 22 giocatori, tutti stranieri, davano il via al calcio d'inizio di un match di Serie A. Prima del big match contro la Juventus, dobbiamo riavvolgere il nastro della nostra storia tornando al 2003, quando in panchina siedeva Hector Cuper e in campo scesero ben 5 italiani: Toldo, Cannavaro, Materazzi, Vieri e Cristiano Zanetti. L'Inter di oggi è una squadra che ha un'identità ben precisa e si poggia su un gruppo di nazionali italiani che rappresentano il vero cuore pulsante degli uomini di Inzaghi. Contro i bianconeri in campo dal primo minuto c'erano Acerbi, Darmian, Bastoni, Dimarco e Barella. Un'Inter italiana che fa bene anche alla nostra nazionale.

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Alessandro "Spillo" Altobelli