Inter-Juventus sta per cominciare. In un San Siro tutto esaurito e con un incasso record, l’Inter Campione d’Italia si appresta a testare la propria condizione e le proprie ambizioni di conferma nel vero crash test della stagione. Il Derby d’Italia, mai come oggi gara a cinque stelle per quanto riguarda il numero di scudetti in campo, accende l’entusiasmo dei tifosi e gli animi di coloro i quali scenderanno sul rettangolo del Meazza per portare a casa non solo i tre punti in palio, fondamentali per tenere il passo del lanciatissimo Napoli di Antonio Conte, ma anche per un nuovo successo nell’infinita storia della rivalità tra Beneamata e Vecchia Signora.
Le parole del prepartita
Ai microfoni di Bobo Vieri e Ciro Ferrara, altri due grandi ex protagonisti delle sfide tra Inter e Juventus andate in scena all’inizio degli anni 2000, il primo a presentarsi è Stefan de Vrij, chiamato oggi a sostituire Francesco Acerbi, uscito anzitempo nella sfida di campionato all’Olimpico contro la Roma. Incalzato dalle domande degli inviati di Dazn, il difensore olandese risponde: “Oggi sarà una grande occasione per la squadra e abbiamo tantissima voglia di fare bene davanti al nostro pubblico. La Juventus ha subito solo una rete in campionato e penso sia chiaro che in questa stagione stia facendo molto bene in ogni zona del campo come squadra. Noi sappiamo la nostra forza e giocando con mobilità tenteremo di imporci”.
Tra le domande poste, su Vlahovic l’esperto stopper oranje si esprime: “E’ tra gli attaccanti migliori che ci siano adesso. In area è difficile da marcare perché gli basta anche solo un’occasione per colpire. Lavora bene di sponda e perciò sarà fondamentale lavorare tutti insieme per difendere al meglio.
A fare eco alle parole dell’ex difensore della Lazio, il presidente nerazzurro Beppe Marotta: “E’ una partita speciale, per me sicuramente considerando anche il ruolo che attualmente ricopro. Inter e Juve è sempre una gara su cui poggiano le massime aspettative da parte di tutti, dev’essere uno spot positivo per il mondo calcistico ed è per questo che si chiama Derby d’Italia.
Su obiettivi e situazione di squadra, il Presidente nerazzurro fornisce la sua analisi: “Questa sera sarà molto importante la prestazione ma è chiaro che dopo 9 giornate non è possibile dire se sarà decisiva o meno dello Scudetto. Abbiamo l’obbligo, però, di partecipare e ottenere il massimo da ogni competizione; se ce la faremo saremo stati bravi altrimenti gli avversari saranno stati migliori di noi. La profondità di rosa è importante poiché con tutti questi impegni, eventuali infortuni sono un grande rischio e la competitività va preservata”.