Il match di sabato contro il Lecce rappresenta un crocevia fondamentale per il prosieguo della stagione: riconfermarsi fra le mura domestiche sarebbe fondamentale per dare un’importante segnale a tutte le inseguitrici!  Fra i polverosi cassetti della storia nerazzurra, riemergono tante partite e tanti episodi mai dimenticati. La gara interna contro il Lecce nella stagione 2003/2004 racchiude diversi spunti e un episodio passato alla storia. Il Lecce di Delio Rossi è una delle squadre passate alla storia per i numerosi talenti lanciati e per l’ottimo gioco espresso. Da Cassetti a Tonetto fino a Ledesma e Chevanton, quel Lecce era una squadra in grado di far soffrire le grandi: chiuse  il campionato con un ottimo 10° posto dopo aver battuto sia la Juve che l’Inter nel rush finale.

La partita

La gara prese subito una brutta piega dopo il vantaggio salentino firmato da Cesare Bovo, abile a svettare in area sugli sviluppi di un corner. Ad eccezione di qualche sgasata di Oba Oba Martins, il primo tempo fu un autentico dominio del Lecce che si presentò più volte dalle parti di Toldo grazie alla frizzantezza dei suoi avanti Konan e Chevanton, due autentiche spine nel fianco. Nella seconda frazione l’Inter scese in campo con un piglio completamente diverso e nel giro di 5 minuti riuscì a pareggiare con una splendida punizione di Cruz. Un’altra manciata di minuti e l’Inter passò nuovamente grazie ad una splendida incornata di Cordoba, tanto imperiosa quanto chirurgica! La ciliegina sulla torta venne posata al minuto 85 da Bobo Vieri col più classico dei gol sul ribaltamento di fronte. Questa rete venne celebrata con comprensibile esagerazione da tutta la squadra dato che fu la n. 100 di Vieri con la maglia dell’Inter. A rendere ancora più speciale quel momento, ci pensò Marco Materazzi che di fronte al pubblico di San Siro decise di incoronare Vieri e regalare un pomeriggio indimenticabile a tutta la tifoseria: l'Inter aveva finalmente trovato il suo Re! In quella partita l’Inter gettò alle ortiche diverse palle gol, dimostrando imprecisione e scarsa vena realizzativa. Nonostante un’importante batteria di attaccanti - Vieri, Cruz, Martins e Recoba - qualche giorno più tardi l’Inter si rese protagonista di un grandissimo colpo di mercato riportando a casa Adriano dal Parma. Forse era chiaro a tutti che all’Inter fosse arrivato il momento di destituire il Re, per fare posto all’Imperatore. Il tifoso nerazzurro non potrà mai dimenticare gli avvii shock a cui la Beneamata era avvezza. Il tifoso nerazzurro non potrà mai dimenticare il portiere salentino Poleksic fermo immobile sul gol di Cruz dopo il tenero bacino sul palo della sfera. Il tifoso nerazzurro non potrà mai dimenticare il 100° gol di Bobo Vieri e la sua incoronazione. Il tifoso nerazzurro non potrà mai dimenticare i festeggiamenti di quell’evento perché dietro a quella bolgia festante, c’era un gruppo coeso e affiatato. INTER: Toldo; Cordoba, Adani, F. Cannavaro; J. Zanetti, Farinos, Emre Belözoğlu, Pasquale (83’ Helveg); Vieri, Cruz (70’ Lamouchi), Martins (88’ Recoba). Allenatore: Alberto Zaccheroni LECCE: Poleksic; Siviglia; Stovini, Abruzzese, Rullo (81’ D. Diarra), Bovo, Tonetto; C. Ledesma, Cassetti; Konan (77’ Bojinov), Chevanton. Allenatore: Delio Rossi RETI: 3’ Bovo, 50’ Cruz, 55’ Cordoba, 85’ Vieri
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Alessandro "Spillo" Altobelli