Hakan Çalhanoğlu è sempre più un leader carismatico, un concentrato di personalità ed esperienza al servizio dello spogliatoio dell'Inter che veleggia in solitaria in vetta alla classifica di Serie A. Il centrocampista turco, tra i migliori in campo nella vittoriosa serata di San Siro contro la Juventus, ha offerto una prestazione sontuosa, una perfetta dimostrazione del talento al servizio della squadra. L'obiettivo seconda stella è sempre più alla portata e serviranno altrettante performance di livello per far si che il traguardo venga raggiunto. Il tutto con un particolare legato al capitano della nazionale turca.

Venti, numero perfetto

Hakan Çalhanoğlu sta confermandosi come uno dei centrocampisti più in voga del momento nei principali campionati d'Europa. Se si potesse datare l'inizio dell'ascesa dell'ex fantasista del Milan, il calendario dovrebbe essere sfogliato a ritroso fino al 4 ottobre 2022: Inter-Barcellona, giro di boa del girone C della Champions League. Inzaghi, orfano di Brozovic, stravolge lo scacchiere nerazzurro schierando Çalhanoğlu in cabina di regia, trasformandolo in un maestro che dirige incantevolmente la propria orchestra. Il centrocampista turco ripaga la mossa del tecnico piacentino segnando il gol vittoria che anticipò l'uscita dei blaugrana al primo turno e ora l'Inter non può più fare a meno del proprio numero 20. Gia, il numero 20, un numero chiave della stagione nerazzurra, un numero fisso al top della scala degli obiettivi in Viale della Liberazione. La quota di scudetti che tutto il popolo nerazzurro si augura di raggiungere a fine campionato e che andrebbe ad aggiungere una nuova stella sul cuore di tutti gli interisti. Un augurio, quasi un sussurro nell'orecchio da parte del destino. La sua melodia continua a incantare e il pubblico attende ansioso il prossimo concerto. inter-squadra-esultanza

Non è ancora finita

Çalhanoğlu ha decisamente disegnato calcio nella notte del Meazza: il palo della porta di Sczezsny sta ancora tremando e nessuno potrà dimenticare tanto facilmente l'apertura sul trifoglio per Dimarco durante il primo tempo. Il capitano della nazionale turca ha incarnato il fulcro di questa eterna sfida tra due delle più grandi squadre d'Italia e molto di più. Il confronto tra le prime due della classe ha confermato le gerarchie della Serie A: la Beneamata, con il trio magico Çalhanoglu-Mkhitaryan-Barella che rivali europei invidierebbero, che in questa sfida è stato il punto chiave, dove il numero 20 ha brillato senza sbavature (100 passaggi completati su 106, con un successo del 94%). Gli 11 gol messi a segno finora lasciano solo trasparire l'importanza di Çalhanoglu per il centrocampo nerazzurro, soprattutto alla luce dei prossimi, ravvicinati e fitti impegni dell'Inter. Per la squadra di Inzaghi inizierà un periodo delicato: 5 partite nei prossimi 18 giorni, con all'orizzonte l'insidiosa trasferta giallorossa di Roma con la formazione di casa apparentemente rigenerata dalla cura De Rossi che precede il primo round degli ottavi di finale della Uefa Champions League contro l'Atletico Madrid. Çalha ha fame e con la Curva Nord sovrastante sullo sfondo afferma che nulla è ancora terminato, di avere ancora voglia di lottare per obiettivi prestigiosi. Con il campionato all'apparenza incanalato su un binario favorevole, magari ci sarà l'occasione per cercare quella la rivincita in Europa.
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Alessandro "Spillo" Altobelli