Il finale di stagione scorso, culminato con la finale di Champions League contro il Manchester City di Pep Guardiola, ha fatto emergere - oltre alla caratura internazionale dei nerazzurri di Inzaghi - anche le qualità che André Onana aveva portato alla squadra. Tuttavia, il portiere camerunense è stato ceduto al Manchester United nella precedente sessione di mercato e il suo posto è stato preso dallo svizzero Yann Sommer. L'ex-Bayern ha dovuto raccogliere l'eredità di Onana, ma senza far rimpiangere il suo predecessore.

Affidabilità e tecnica

Mentre il camerunense sta vivendo un momento no con i Red Devils di Manchester, l'estremo difensore svizzero è risultato determinante per i risultati e il gioco dell'Inter. Oltre agli effetti positivi ed economici di una plusvalenza (Onana fu preso a parametro zero e venduto per 50 milioni di euro), Yann ha difeso i pali nerazzurri meglio di quanto non abbia fatto André. Ad esempio, nelle prime 16 gare con la maglia dell'Inter, Onana ha subito ben 18 gol - mentre Sommer ne ha subito solo 8 sulle prime 16 uscite stagionali. Oltre ai numeri, il gioco dell'Inter è chiaramente cambiato. Onana ama stare fuori dai pali, giocando molto alto e in linea coi difensori, ed ha una qualità balistica non indifferente: i suoi lanci lunghi erano stati anche elogiati da Guardiola dopo la finale di Champions a Istanbul. Sommer, invece, ha - come riporta TuttoSport - fatto riscoprire le qualità tecniche basilari dei portieri: il 34enne svizzero ha mostrato di essere affidabile coi piedi, sia con lanci lunghi con minor gittata (rispetto ad Onana) o con l'impostazione dal basso, e tra i pali. Infatti, il baricentro basso del corpo di Sommer - ricordiamo che è alto 1,83 metri - gli ha permesso di mostrare le capacità di tuffi e parate. Tra le parate più belle, più efficaci e più decisive fino ad ora con la maglia nerazzurra, c'è quella contro la Roma, nello scontro a San Siro avvenuto lo scorso 29 ottobre. Nella partita del ritorno di Lukaku al Meazza (fischiato dalla Nord e dall'intero stadio), Sommer riesce a respingere, con una parata in tuffo, il colpo di testa velenosissimo di Cristante. L'estremo difensore è riuscito a mettere al sicuro la porta interista nell'unico tiro pericoloso della Roma al 66esimo, tenendo il risultato sullo 0 a 0 (trasformato poi in 1 a 0 da Thuram per la vittoria dell'Inter). Insieme alla difesa, Sommer sta tenendo al sicuro il fortino interista: solo 6 gol subiti in campionato, con 8 clean-sheet in campionato (10 tra tutte le competizioni). E la prossima sfida contro la Juventus, lo vedrà faccia a faccia con un altro esperto di cleen-sheet come Szczesny (per ora a quota 7).
Mazzarri, derby, vulcano islandese: le analogie con l'anno del Triplete che fanno sognare i tifosi
Alessandro "Spillo" Altobelli