Da Roberto Carlos a Carlos Augusto, l'Inter ci riprova. Sono passati quasi 30 anni da quando l'Inter si liberò, troppo velocemente, di un giocatore che da lì a poco sarebbe diventato il terzino sinistro più forte di tutti i tempi. Roberto Carlos era approdato in maglia nerazzurra a soli 22 anni e, nonostante la giovane età, era indiscutibilmente un giocatore di grandissima prospettiva. Il fuoriclasse brasiliano, che faceva della spinta, della tecnica e dell'abilità di calcio i suoi punti di forza, venne ceduto dopo solo un anno per via dello scarso rapporto con l'allora tecnico nerazzurro Roy Hodgson. L'Inter in quel momento perdeva quello che sarebbe stato uno dei difensori più prolifici della storia del calcio, anche grazie alle sue doti balistiche sui calci piazzati. A distanza di molti anni la corsia mancina dell'Inter vede protagonista un nuovo calciatore brasiliano che sulla maglia ha, ironia della sorte, lo stesso nome "Carlos". Caratteristiche leggermente diverse tra i due giocatori: Roberto era un esterno di spinta, considerato poco adatto alla fase difensiva ma capace di limare anche questa carenza evidenziata nella fase iniziale della sua carriera. Augusto è meno incline alle conclusioni in porta ma fa entrambe le fasi in maniera egregia, spingendo bene e coprendo altrettanto, anche supportato da una buona struttura fisica. Carlos Augusto in azione Il numero 30 nerazzurro vive ancora una fase di ambientamento. Questa è la sua prima stagione in nerazzurro e davanti a sè ha un Federico Dimarco che, allo stato attuale, è il titolare di fascia per Simone Inzaghi. Nonostante questo ha comunque disputato ben 33 partite, contando tutte le competizioni, mettendo a segno un gol e tre assist. Numeri realizzati principalmente partendo dalla panchina, visto le poche occasioni in cui l'esterno brasiliano è partito da titolare. Numeri, peraltro, molto vicini in relazione alle partite giocate confrontandolo con l'altro Carlos (Roberto) che nella sua prima ed unica stagione in nerazzurro ha disputato 34 partite, contando tutte le competizioni, mettendo a segno 7 gol e 3 assist. Questo evidenzia il tipo di gioco differente tra i due giocatori: uno più volto all'attacco, l'altro un po' meno. Inzaghi e la dirigenza nerazzurra sanno di aver trovato un giocatore dalle indiscutibili capacità, capace di interpretare in maniera egregia il ruolo che richiede il modulo tattico applicato dal mister e, soprattutto, capace di farsi trovare pronto ogni qual volta viene chiamato in causa. La speranza dei tifosi nerazzurri è che questa volta la storia finisca in un altro modo.

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Alessandro "Spillo" Altobelli