Missione fallita per la Juventus. Non riesce ai bianconeri il sorpasso in classifica all'Inter dopo il derby d'Italia terminato domenica sera 1-1 allo Stadium. I nerazzurri consolidano il comando nonostante un solo punto conquistato a Torino e lasciano indietro, oltre alla stessa Juve a -2, il Milan (-6) e il Napoli (-8), entrambe invece vincitrici nell'ultimo turno. Quella dello Stadium è stata una sfida combattuta, equilibrata, ma con rarissime emozioni. Anzi, solo due alla fine: i gol. Apre la Juventus al 27', quando Chiesa serve in area Vlahovic dalla sinistra e il serbo finalizza con un piattone destro. Una rete che a Vlahovic mancava da 71 giorni. Quasi immediata la risposta dell'Inter che dopo sei minuti sorprende i bianconeri su un rinvio di Sommer: palla a Thuram sulla destra che va via a Bremer e mette in area dove Lautaro Martinez si sfila dalla marcatura di Gatti e pareggia col destro (tredicesimo sigillo per lui). Juventus-Inter è tutta qua. Perché nel secondo tempo succede pochissimo: i padroni di casa lasciano il possesso-palla all'Inter, ma quando recuperano la sfera trovano tutto chiuso. I nerazzurri comandano il gioco, ma non affondano il colpo decisivo anche perché dietro la difesa bianconera fa muro. Il pubblico di casa si rianima dopo un'ora di gioco quando Inzaghi richiama gli esterni Dumfries e Dimarco per inserire Cuadrado e Carlos Augusto. E i tifosi bianconeri non trovano di meglio da fare che fischiare l'ex Cuadrado a ogni tocco di palla. Per impazzire di gioia quando il colombiano viene ammonito. Oltre a ciò emozioni zero, con Szczesny e Sommer che rimangono inoperosi. Più il tempo passa, più le due squadre decidono di non rischiare oltre e di accontentarsi del punto. All'Inter alla fine va bene anche così, anche se il pari interrompe a 4 la striscia di vittorie consecutive.

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Alessandro "Spillo" Altobelli