Partita intelligente dell'Inter. La squadra di Simone Inzaghi arriva a Firenze scarica di energie e difatti non produce il solito calcio: i nerazzurri preparano la partita giocando sulle ripartenze e concedendo il pallino del gioco alla Fiorentina, anche se alla fine dei conti le occasioni migliori le ha avute, e non sfruttate, l'Inter che ha vinto con un gol di scarto ma con grande merito per avere saputo contenere le forze e soprattutto per non essere caduti nella rete degli errori, particolarmente sottoporta. Grande lavoro da parte di tutta la squadra e di Inzaghi che ha preparato il match preservando le energie dei suoi ragazzi, tornati ad allenarsi lo scorso mercoledì dopo la breve ma intensa trasferta di Riyad. Nonostante l'Inter abbia giocato scarica, ha dominato la gara presentandosi davanti alla porta più volte con 3/4 passaggi e questo vuol dire solo avere un gruppo che sa giocare anche molto di strategia non potendo portare in campo tanta intensità. Se questa partita fosse stata giocata in questo preciso momento lo scorso anno, i nerazzurri non l'avrebbero vinta: le cose sono cambiate molto dalla fine della scorsa stagione, gli stessi giocatori sono i primi, infatti, a dichiarare che hanno cambiato il modo di approcciare alle partite  soprattutto quando sanno di non poter dare il 100%. Tutti protagonisti ieri sera, anche se i meriti più grandi vanno sicuramente al capitano Lautaro Martinez che su assist meraviglioso di Asllani vola in rete superando Vieri nella top ten dei cannonieri nerazzurri, salendo a quota 22 gol in stagione. Sontuosa la prestazione di Yann Sommer che tiene inviolata la porta e ottiene l'ennesimo clean sheet di questa stagione, vigile su un tiro di Giacomo Bonaventura e senza farsi ipnotizzare da Nico Gonzalez che calcia in maniera discutibile dal dischetto.

Un rigore discutibile

A proposito del numero 1 nerazzurro, il calcio di rigore concesso da Aureliano era inesistente. Sommer arriva per primo sul pallone che viene respinto di pugno, non arriva su Nzola. La decisione abbastanza spiazzante rimane quella del var che può vedere da ogni angolazione (bastava laterale) l'uscita di Sommer per non concedere il calcio di rigore ai viola. Ma, forse destino, Nico Gonzalez non ipnotizza il portiere nerazzurro che para il rigore e mantiene la partita sull'1-0. Molto discutibile la scelta di aver fischiato questo rigore inesistente con l'arrivo netto di Sommer prima dell'attaccante viola. Seppur con qualche scelta opinabile, l'Inter non si fa trovare impreparata ma gioca di intelligenza una buona partita con uno schieramento al centrocampo obbligato che rende bene e non fa rimpiangere Barella e Calhanoglu, titolarissimi di alto livello che stanno ricaricando le energie per sfidare i bianconeri. Al netto di quanto visto ieri sera questa Inter è brillante anche quando è stanca perché è saggia e in totale armonia.
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Alessandro "Spillo" Altobelli