Maicon, intervistato da Forzainterbrasil, ha svelato di essere stato vicinissimo a vestire la maglia del Real Madrid dopo il Triplete vinto con l'Inter.

Maicon, amatissimo ex giocatore dell'Inter e colonna portante del Triplete vinto dai nerazzurri nel 2010, ha rivelato un clamoroso retroscena di calciomercato che lo coinvolge. Nel corso dell'intervista fatta per Forzainterbrasil, il Colosso ha confessato di essere stato ad un passo dal vestire la maglia del Real Madrid nel 2010. Tutto avvenne in seguito alla vittoria del Triplete da parte della squadra di Massimo Moratti. Dopo la finale di Champions League, vinta per 2-0 dai nerazzurri sul Bayern Monaco, Mourinho non fece ritorno a Milano. Ad attenderlo fuori dal Bernabeu c'era una macchina di Florentino Perez, che da tempo lo aveva bloccato come nuovo allenatore del Real Madrid. Fu proprio Mourinho ad insistere per acquistare il terzino dell'Inter, uno dei suoi giocatori più fedeli e in quel momento tra i migliori interpreti del ruolo nel mondo. Ecco le parole di Maicon. Maicon ha raccontato nel corso dell'intervista a Forzainterbrasil di come cominciò quella trattativa col Real Madrid: "Era il 2010. Ero all'Inter e avevamo appena vinto la Champions League. Qualche giorno dopo la finale mi fu recapitata una cospicua offerta dal Real Madrid. A volermi era Mourinho, che nel frattempo era diventato l'allenatore dei blancos, anzi, in verità lui aveva già firmato da gennaio con gli spagnoli. Alla fine non se ne fece di nulla. Nel calcio è molto comune che delle trattative saltino per questioni burocratiche: quello fu uno di quei casi. Alla fine rimasi all'Inter e sono contentissimo così. Ero in una squadra fantastica e fortissima, in quel momento non potevo desiderare di meglio. Inoltre è il club a cui sarò grato per tutta la mia vita. Non ho mai avuto il rimpianto di non essere andato al Real Madrid e mai lo avrò. L'Inter è la squadra a cui sono più legato".
Gadget Inter Club 2024/2025: ecco quali saranno
Marotta glissa su Rabiot. Un tifoso gli chiede di tornare alla Juve: ecco la sua risposta