Una nuova realtà si sta affacciando sul panorama calcistico di Milano. Da domenica 21 aprile, il capoluogo lombardo ha una terza squadra professionista che va ad affiancare le più blasonate Inter e Milan.  Dopo il clamore mediatico ottenuto grazie allo spettacolo offerto dal Derby della Madunina, che ha consegnato la certezza aritmetica all'Inter di poter giocare dalla prossima stagione con il ventesimo gagliardetto tricolore sul petto e, non meno importante, con una stella in più cucita sulla maglia, la città di Milano si è soffermata su un secondo avvenimento storico. Non si tratta della vittoria di un singolo atleta nato e cresciuto nel capoluogo lombardo o dell'inaugurazione di un nuovo centro sportivo all'avanguardia ma l'impresa di un gruppo emerso dal calcio dilettantistico che con una gestione societaria significativa e la dedizione al lavoro si è guadagnato il diritto a entrare nell'universo del calcio professionistico.

Inter, Milan e...Alcione

promozione-alcione-lega-pro Per la prima volta nella sua storia, la città di Milano avrà tre squadre di calcio tra i professionisti. L'impresa è stata resa possibile dalle gesta dell'Alcione Milano, società fondata nel 1952 e situata nel quartiere Baggio, a Ovest della città che, alla vigilia del derby decisivo per le sorti del campionato di Serie A, ha ottenuto sul campo la promozione in Lega Pro dopo aver sconfitto il Borgosesia per 3-0. Il trionfale cammino degli Orange ha come principali artefici tre figure: la prima risiede nella persona di Giovanni Cusatis, ex vice allenatore di Giuseppe Sannino al Watford e al Catania, che ha saputo condurre la squadra a un traguardo mai nemmeno sfiorato in 72 anni di storia. Una promozione storica che affonda le proprie radici nell'estate del 2021 quando, dopo la separazione da Omar Albertini, la cui gestione vincente lo aveva portato alla vittoria nel campionato di Eccellenza prima di trasferirsi a Pavia, la società ha deciso di affidare le redini della prima squadra a una figura di esperienza e carisma come Cusatis, già noto per i suoi trascorsi con Legnano, Seregno e altre squadre di Serie D e Lega Pro. Ad affiancare il tecnico milanese, in primis la sagoma del Direttore Sportivo ed ex giocatore della Tritium, società bergamasca negli anni costantemente a cavallo tra professionismo e semi, Matteo Mavilla che ha ricomposto con il tecnico la storica coppia che li ha visti promossi in Serie C con il Legnano, mentre alle spalle dei due direttori d'orchestra si staglia la proprietà formata dal duo Marcello Montini, il presidente, e di Giulio Gallazzi, capitano della nazionale italiana di football americano nella sua giovinezza e che oggi guida la holding GM Sport Ventures, a cui fa capo la società.   La promozione, ufficializzata oggi, era diventata ormai l'obiettivo principale dell'Alcione, e la Serie C era solo una questione di tempo. Da sempre società dilettantistica volta a offrire un ambiente di calcio mens sana in corpore sano ai propri tesserati, l'Alcione si è distinta battagliando con le principali società satellite di Inter e Milan nei campionati regionali con le categorie Allievi e Giovanissimi prima di intraprendere il percorso rivoluzionario che ha portato la società di Via Kennedy a scalare tutte le categorie fino all'interregionale (Serie D). Il campionato è stato dominato senza possibilità di replica da parte delle avversarie: 78 punti, frutto di 23 vittorie in 36 partite con 68 gol fatti e 24 subiti. Testimonianza del lavoro straordinario di Cusatis, la squadra si è dimostrata solida, vivace, intraprendente e cinica quando necessario, frutto di un impegno collettivo di staff tecnico e dirigenza che ha permesso di raggiungere l'élite del calcio professionistico e di essere riconosciuta come la vera terza squadra di Milano. La dirigenza è ora decisa a perseguire nuovi obiettivi. Le parole di Gallazzi lasciano intendere che la fame di vittorie è ancora presente nella sua squadra: "Siamo una società ambiziosa e se il primo anno di professionismo servirà come anno di ambientamento, poi giocheremo per vincere perché dopo la Serie C viene la B". Il presidente lascia trasparire anche il problema legato alle strutture, con la società meneghina intenzionata ad avanzare richiesta per disputare le proprie partite casalinghe all'Arena Civica di Milano, in una binomio che porterebbe la società più giovane di Milano a giocare nell'impianto sportivo più vecchio della città: "Voglio dire subito che non intendo portare l'Alcione a giocare fuori dai confini di Milano. La città merita la terza squadra e se non si potrà troveremo sicuramente una soluzione". La redazione de Il Nerazzurro si unisce al coro "C-ongratulazioni Alcione", dando il benvenuto ufficiale nel professionismo alla terza squadra di Milano.
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