Le parole dell'ex-presidente nerazzurro, intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport, in merito all'addio di Zhang e alla nuova proprietà di Oaktree.

La questione societaria dell'Inter è l'argomento caldo del momento. A partire dalla giornata di oggi, mercoledì 22 maggio 2024, il club nerazzurro è ufficialmente di proprietà della società di gestione patrimoniale Oaktree. Il fondo statunitense, che aveva concesso il proprio prestito al presidente uscente Steven Zhang, ha esercitato i propri diritti in mancanza della restituzione entro la data di scadenza prefissata per il 20 maggio. Suning e la famiglia Zhang salutano così l'Inter, al termine della stagione del ventesimo Scudetto e della seconda stella. Sulla questione, ormai dentro i trend dei social del giorno, è intervenuto anche chi ha ricoperto il ruolo di presidente della Beneamata in passato. Si tratta di Massimo Moratti, il quale ha voluto raccontare il suo punto di vista ai microfoni della Gazzetta dello Sport. L'ex-patron nerazzurro si è detto dispiaciuto per l'addio di Steven Zhang: "Ho tanta stima di lui, anche per aver vinto due Scudetti ed altri trofei in questi anni all'Inter. Ha speso molto per il club, tutti i debiti che non è riuscito a saldare lo ha fatto perché ha investito sulla squadra, non per sé. Speravo che potesse rimanere alla guida della società. Lo avevo sentito di recente, ma non avevamo parlato della situazione". Massimo Moratti, presidente interista per 16 anni, appartiene alla storia del club. Sia per famiglia, visto che suo padre Angelo Moratti fu presidente della Grande Inter, sia per quello che è riuscito a conquistare (con 11 trofei, tra cui il famigerato Triplete (tra l'altro oggi corre l'anniversario di questo importante traguardo) ancora oggi caso unico nel calcio italiano). Lo stesso ex-presidente nerazzurro si augura che la nuova proprietà voglia operare in vista di grandi obiettivi per il club. "Spero che Oaktree abbia rispetto delle necessità della squadra e della società, in modo tale da rimanere ad alti livelli", commenta Moratti intervistato dal noto quotidiano sportivo. "L'intervento di fondi stranieri anche nel campionato italiano è necessario, poiché lo richiede il costo del calcio. Senza questi interessi esterni per un imprenditore, potrebbe ripetersi quello che accadde a me".
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