champions-league-terza-giornata

Young Boys Inter. Dopo il pareggio nella prima giornata contro il Manchester City e la roboante vittoria sulla Stella Rossa per 4-0, l'Inter si prepara alla breve trasferta nella vicina Svizzera per affrontare i padroni di casa dello Young Boys, nella terza partita del girone, in programma mercoledì 23 ottobre a Berna. Gli elvetici, reduci dalla pesante manita del Camp Nou con il Barcellona, si presentano alla sfida coi nerazzurri in ripresa a seguito di una partenza shock in campionato che li ha portati a occupare le posizioni di fondo della classifica e dopo aver ritrovato in panchina il condottiero della scorsa stagione, arrivato inizialmente come semplice traghettatore.

Incrocio decisivo

Alla seconda trasferta consecutiva dopo quella di Roma nella tana dei giallorossi, contro lo Young Boys, l’Inter dovrà andare necessariamente a caccia di punti pesanti per scalare posizioni in classifica e mantenersi in zona playoff. Quattro punti, quattro gol fatti e zero subiti per i nerazzurri, dopo il pari col City e la vittoria netta sulla Stella Rossa e nona posizione in graduatoria, appena fuori l'accesso diretto alla fase finale mentre sono zero punti per la compagine rosso crociata, battuta nei primi due impegni da Aston Villa e Barcellona, con zero gol fatti e otto subiti. Se in Champions League la tradizione della squadra giallonera non è delle più indimenticabili, è in patria che la società di Berna sta attraversando un momento particolare: i Campioni di Svizzera si trovano clamorosamente in zona spareggio per non retrocedere a fronte dei soli nove punti raccolti in 10 partite e con 13 gol fatti e 18 subiti. Per ovviare alla mancanza di risultati in campionato, il presidente Thomas Grimm ha deciso di richiamare in panchina il condottiero che la scorsa stagione portò la squadra al diciassettesimo titolo nazionale.

Dopo l’esonero di Patrick Rahmen, Joel Magnin è tornato a fare da allenatore ad interim con il compito di far uscire la squadra dalle zone basse di classifica: “Non intendo lasciare la squadra in fondo alla classifica”, ha assicurato il tecnico svizzero ai microfoni della SRF. Magnin ha posto particolare attenzione all’aspetto mentale, dedicando tempo a conversazioni individuali con i giocatori. "Per me la domanda più importante è: 'Come stai veramente?'. Ho visto la squadra giocare dall'estate e voglio credere che desiderino davvero risalire. Ora deve solo scattare quella scintilla in testa, questo è il mio lavoro". 

Il ritorno di Magnin è iniziato sotto una buona stella. Nella decima giornata della Super League svizzera, lo Young Boys ha sconfitto il Lucerna per 2-1, grazie ai gol di Joel Monteiro e Cedric Itten segnati all'inizio della ripresa e che hanno permesso alla squadra di Berna di assestarsi al decimo posto in graduatoria e riprendere ossigeno dopo le sconfitte di misura contro Basilea e Grasshopper e sperare in una pronta ripresa già a partire da mercoledì quando ci sarà l'incrocio cruciale con l'Inter Campione d'Italia, dove si vedrà se la cura Magnin ha portato i suoi effetti.

Eleganti, svizzeri e colti

Il calcio in Svizzera ha avuto origine come sport per le classi agiate, introdotto da studenti britannici delle Università di Ginevra e Losanna alla fine del XIX secolo. Questo fenomeno si diffuse rapidamente a Berna, dove i giovani delle famiglie benestanti adottarono modi di vita e stili inglesi. Gottfried Keller descrisse questo fervore anglofilo come una "moda insana". L'Fc Bern, fondato nel 1894 dal medico Felix Schenk, fu il primo club a portare il calcio al di fuori delle università, aprendo le sue porte a chiunque volesse praticare lo sport in un ambiente corretto. Tuttavia, alcuni giocatori, tra cui i fratelli Schwab, desideravano che il calcio avesse anche un significato intellettuale. Dopo un rifiuto da parte della dirigenza dell'Fc Bern, nel 1898 decisero di fondare un nuovo club, chiamato Young Boys, in risposta a una sconfitta dell'Fc Bern contro gli Old Boys di Basilea.

Il nuovo club si concentrò sulla vittoria, conquistando il primo titolo nel 1903. Nonostante le aspirazioni intellettuali iniziali svanirono, gli Young Boys abbracciarono una forma primitiva di professionismo. Negli anni Cinquanta, l'allenatore Albert Sing riportò l'attenzione sulle origini del club, sostenendo che il calcio dovesse essere un'espressione di bellezza e questo approccio portò a un periodo di grande successo, con quattro titoli consecutivi dal 1957 al 1960. Negli ultimi anni, lo Young Boys ha dominato il campionato svizzero, vincendo il titolo dal 2018 al 2024, con l'unica eccezione della stagione 2021-2022 quando la Swiss Football League finì nelle mani dello Zurigo, attuale capolista della principale competizione elvetica. In totale, lo Young Boys ha conquistato 17 campionati, piazzandosi al terzo posto del palmares, in coabitazione con il Servette e dietro solo a Grasshopper (27) e Basilea (20).

Moretto: "Ecco la richiesta di Jonathan David all'Inter"
Roma-Inter, formazioni ufficiali: Inzaghi si affida ai titolarissimi