I tre schiaffi di Verona hanno ridimensionato notevolmente, se non azzerato, l'entusiasmo dei tifosi partenopei per l'arrivo di Antonio Conte sulla panchina. Come ribadito dallo stesso Conte, la situazione è più critica di quanto ci si potesse immaginare e, già dopo le notevoli difficoltà riscontrate contro il Modena in Coppa Italia, il mister aveva evidenziato in conferenza stampa come il lavoro da fare fosse sia sul campo che sul mercato, esortando Aurelio De Laurentis e il DS Giovanni Manna a correre in fretta e furia ai ripari. 

A caccia di Lukaku

Non è di certo un segreto che il Napoli sia ormai da tempo sulle tracce di Romelu Lukaku, con il belga e Conte che si rincorrono reciprocamente dopo lo scudetto vinto in quel di Appiano, una simbiosi che i vertici della società partenopea stanno cercando di ricreare, provando a raggiungere un accordo con il Chelsea che, notizia dell'ultim'ora, potrebbe finalmente essere una trattiva completamente slegata dal passaggio di Victor Osimhen ai Blues, destinazione che non convince il nigeriano e possibilità non di altissimo gradimento neppure per i Londinesi. L'accordo tra Lukaku e il Napoli è sul tavolo da tempo, con il belga che ha accettato una proposta di 18 milioni complessivi per tre anni di contratto, in attesa che i club trovino una soluzione.

Il Chelsea sembrerebbe finalmente disposto a rivedere la propria richiesta per il giocatore, discostandosi da quel muro fissato a 43 milioni per andare ad avvicinarsi ai 25 offerti dal Napoli, un avvicinamento che per il Chelsea dovrà essere obbligatoriamente più vicino al proprio prezzo e non a quello del Napoli. Una leggera apertura economica, legata alla volontà di separare la trattativa da quella di Osimhen, potrebbe riaccendere le speranze di vedere Lukaku vestito azzurro, il quale con molta probabilità non basterà comunque a risolvere tutti i problemi emersi nella prima uscita. 

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