Quanto è importante Calhanoglu per l'Inter? Una domanda che in realtà ha una risposta chiara e sicura, ed è: molto. Una certezza che i nerazzurri allenati da Simone Inzaghi si portano da anni, in particolar modo da quando il turco si è spostato alla regia del centrocampo e del gioco interista. Ma nell'inizio di questo campionato è emerso che il suo impiego è fondamentale: Hakan Calhanoglu è diventato insostituibile.

Con Calhanoglu, l'Inter rischia meno

Sul ventesimo Scudetto e la seconda stella, conquistata ad aprile al termine di un derby di Milano, c'è chiaramente la sua firma. Dal derby del 22 aprile a quello del 22 settembre, in una nuova stagione, rimane certo che Hakan Calhanoglu sia la vera chiave tattica del gioco di Simone Inzaghi e della sua Inter.

Anzi, come si legge sulla Gazzetta dello Sport, il centrocampista turco è il giocatore più insostituibile dell'Inter. Il noto quotidiano sportivo fa riferimento alle prestazioni sia di Calhanoglu che della squadra e al rendimento generale.

Il primo dato che emerge è che, con il turco classe ‘94 in campo, l’Inter è portata a subire meno tiri da parte degli avversari. La rosea fa riferimento al derby perso contro il Milan: quando Calhanoglu era in campo, i nerazzurri hanno subito solo tre tiri; mentre dal ‘64 in poi, Sommer ha dovuto affrontare circa 13 tentativi verso la sua porta.

Con il cambio, l'Inter ha iniziato ad abbassarsi, non riuscendo più a ripartire verso la porta avversaria. Una questione sia di caratteristiche individuali e differenti tra Calha e il suo sostituto Asllani. In questo caso, l'obiettivo della Gazzetta è quello di far emergere l'importanza difensiva dello stesso regista nerazzurro: le letture e la capacità di intercettare, intuendo le linee di gioco degli avversari. Qualità di cui, quando il turco viene sostituito, l'Inter ne soffre.

La visione e la velocità in costruzione

Il peso di Calhanoglu che ha nell'Inter è anche nella fase offensiva e realizzativa, dove il gioco di Inzaghi emerge in maniera più netta per la fluidità e i movimenti armonici della formazione nerazzurra.

Infatti, come riporta sempre la rosea, grazie alle qualità di Hakan Calhanoglu - negli ultimi due anni, ovvero da quando ricopre il ruolo di vertice basso nel centrocampo meneghino - l'Inter produce e segna di più (ottenendo anche più punti), oltre a subire meno tiri.

Si legge sul noto quotidiano sportivo, con il centrocampista in campo, la squadra Campione d'Italia in carica è più riconoscibile ed equilibrata. Calhanoglu è, per l'Inter, funzionale ed essenziale: la bravura di Inzaghi sta nel gestire il minutaggio del turco e delle possibili rotazioni nell'arco di una stagione con più ancora impegni.

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