inter juventus locatelli
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Uno Scudetto tra Inter e Juventus. Che significa anche un tricolore tra Milano e Torino, tra il nerazzurro e il bianconero: rivali da sempre, le due grandi fazioni del calcio italiano. Questo campionato di Serie A, ancora a sole due giornate, sembra aver dato l'immagine di una lotta per il titolo aperta, ma anche dominata da chi pare essere decisamente più rinforzata.

L'eterno dualismo italiano e calcistico, infatti, sembra destinato a ripetersi per questa stagione. Due mercati diversi, ma entrambi funzionali basandosi sui risultati ottenuti, e due filosofie di gioco che i tecnici delle rispettive squadre hanno affermato negli ultimi campionati. Inter e Juventus: sono loro le due vie per lo Scudetto?

Conferme e rinforzi contro una ricostruzione: il mercato di Inter e Juventus

Al tramonto della sessione estiva del calciomercato, ormai giunto nell'ultima settimana, si stanno profilando le rose per questa nuova stagione calcistica, tra campionati nazionali e competizioni internazionali con nuovi formati (come la Champions League o il Mondiale per club). Per far fronte a questi impegni, Inter e Juventus hanno adottato strategie diverse tra loro ma funzionali ad avere tutti gli effettivi adatti.

I nerazzurri ripartono con una stella in più sulla maglia ed uno Scudetto da difendere. I Campioni d'Italia di Simone Inzaghi si presentano alla nuova stagione con i protagonisti titolari e sostituti della cavalcata della scorsa Serie A - culminata con la vittoria del tricolore nel Derby di Milano del 22 aprile.

Alla riconferma dei pilastri, come testimoniano i rinnovi di Lautaro e Barella, seguono però anche nuovi innesti di livello per consegnare al tecnico piacentino una rosa completa e competitiva. Un mercato, comunque, non esplosivo: la nuova proprietà subentrata a Zhang, Oaktree, mantiene la vecchia linea cauta (promossa dallo stesso Beppe Marotta) - con la differenza di puntare di più sui giovani (ne sono l'esempio gli acquisti di Topalovic e Perez).

Josep Martinez (preso dal Genoa) sarà progressivamente inserito come portiere del futuro dell'Inter, mentre i due parametri zero Zielinski e Taremi sono le soluzioni che faranno rifiatare centrocampo e attacco con tanta qualità.

Ultimo colpo battuto dall'Inter sul mercato è stato quello del vice-Bastoni come braccetto sinistro di difesa: dall'Argentina, infatti, è arrivato il classe 2003 Palacios. Nessun nuovo attaccante: confermato Arnautovic come quarta punta, mentre il quinto slot sarà occupato dal rientrante Correa (che però non sembra essere davvero nei piani di Inzaghi).

Diversamente, sotto la Mole, i bianconeri di Cristiano Giuntoli hanno voglia di una rivoluzione. La ricostruzione della Juventus parte con il nuovo allenatore Thiago Motta, il quale detta la linea dei profili che faranno parte della sua rosa - che parte proprio dal mettere fuori dal progetto un giocatore come Chiesa.

Nonostante la Juventus sia ancora in fase di pulizia dagli esuberi, Giuntoli non si è placato negli acquisti: Cabal, Khephren Thuram (fratello di Marcus), Douglas Luiz, Nico Gonzalez, Conceição, Di Gregorio, Kalulu e - ultimo acquisto - il tanto voluto Koopmeiners.

Acquisti di livello veramente alto, che porteranno tanta qualità insieme ai confermati Danilo, Gatti, Locatelli, Yildiz, Cambiaso e Vlahovic. Oltre a vari giovani ricambi che Thiago Motta potrà prendere la Next Gen. Insomma, una Juventus che ha una potenza di fuoco e tanta esplosività in più per ripartire al meglio dopo le delusioni delle ultime stagioni.

Filosofie di gioco: gestione e dominio

In questo inizio di campionato sono due le cose che risaltano agli occhi. La prima è che l'Inter - nonostante le gambe pesanti ed una fase di preparazione non proprio ottimale - sembra voler ripartire dalla fluidità e dalla gestione, marchi di fabbrica di Mister Inzaghi. La seconda è la propositività della Juventus di Thiago Motta, molto orientata alla fase offensiva.

Le prime due giornate delle due compagni sono pressoché opposte. Il sorprendente pareggio dei Campioni d'Italia contro il Genoa ha gettato qualche dubbio, ma non tanto sul gioco, quanto sulla lucidità dei calciatori (i due gol subìti arrivano da errori individuali e di lettura di Sommer e Bisseck): ma si nota comunque come lo scacchiere inzaghiano si muove in maniera fluida, con posizioni che cambiano e che cercano di gestire quanto più possibile la palla e il gioco.

Contro il Lecce, la fase difensiva è stata più attenta. Tanto da saper gestire anche gli attacchi degli uomini di Gotti, mentre si cercava di cambiare fronte attraverso veloci transizioni - immagini che abbiamo assistito durante l'arco della scorsa stagione e che sono risultati funzionali.

La Juventus ha riportato due risultati schiaccianti con due prestazioni veramente devastanti: 3 a 0 sul Como e sull'Hellas Verona. Sorprende un gioco orientato alla fase offensiva, ma comunque con pochissime sbavature difensive, e soprattutto l'apporto che giovani come Mbangula e Savona, già dentro il gioco di Thiago Motta.

Una ventata d'aria fresca per i tifosi bianconeri, ma anche per i giocatori: risalta Locatelli che sembra ritrovare una dimensione ottimale, mentre Yildiz si conferma il fantasista ideale. Le corsie esterne partecipano molto a questa fase d'attacco, arrivando a creare una superiorità numerica davvero schiacciante e offrendo tanta velocità.

L'idea del tecnico juventino è quello di dominare la partita e di farlo con molte più alternative, cosa che gli verrà più semplice visti gli ultimi acquisti di livello come Conceição e Koopmeiners.

Il tricolore passa da queste due città, da questi colori e da questa rivalità - la quale si rinnova in maniera più netta. Non che altre contendenti siano fuori dal discorso Scudetto: ma la ricostruita e fresca Juventus e la più strutturata Inter sembrano offrire un livello che le altre squadre non hanno ancora raggiunto. Ma chi sarà a spuntarla alla fine dei giochi? Non rimane che goderci questa corsa al titolo di Campione d'Italia.

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