Simone Inzaghi conferenza
Simone Inzaghi conferenza

Oggi primo appuntamento della stagione con la conferenza stampa di Inzaghi preceduta da una piccola anticipazione del presidente Marotta che ha annunciato alla sala stampa la firma del rinnovo sul contratto fino al 2026. Tantissime domande da parte dei giornalisti e risposte interessanti del tecnico sulla stagione che verrà, mercato, giocatori e futuro. Ecco il report integrale (la fonte è fcinternews).

Conferenza stampa Inzaghi

Inizia la quarta stagione all'Inter, con 6 trofei conquistati finora: quale sarà la sfida più grande? "La sfida più grande sarà migliorarsi costantemente attraverso l'impegno e il lavoro quotidiano. Guardando al passato, i ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario, ma ora tutti ci aspettano e dobbiamo continuare a migliorarci in ogni allenamento e partita".

La soddisfazione per questo rinnovo. "Sono felicissimo e ringrazio la società, il presidente e i dirigenti. Mi sento a casa e apprezzato, ed è questo ciò che conta di più. Non ci siamo mai allontanati durante questo mese e mezzo".

L'anno scorso ha dichiarato come obiettivo lo scudetto, quest'anno? "L'obiettivo è far felici i nostri tifosi, così saremo felici anche noi. In questi 80 giorni di vacanza, è stato meraviglioso incontrare tanti tifosi dell'Inter che hanno ringraziato me e la squadra. La seconda stella è di tutti, siamo stati un corpo unico e dovremo esserlo anche il prossimo anno. Vorremmo ripetere questo grande percorso".

Quali sono le esigenze di mercato? "La società si è mossa con largo anticipo, abbiamo acquisito tre giocatori fortemente voluti da tutti, ottimi e che conosciamo bene come Martinez, Taremi e Zielinski. Abbiamo avuto un problema con Buchanan che stiamo già valutando, dobbiamo coprire quel ruolo perché mancherà fino a Natale. Si stava ambientando bene, ma i dirigenti si faranno trovare pronti. Con quasi 70 partite tra campionato e coppe, abbiamo il dovere di fare il massimo e raggiungere tutti i nostri obiettivi, inclusi quelli delle nazionali".

Cosa dovrà fare l'Inter per diventare più forte? "Dovremo mantenere sempre alta la concentrazione, una stagione come quella scorsa non sarà semplice da replicare, e i punti di distacco non ce li portiamo dietro. Ripartiamo da zero, con squadre che si dichiareranno competitive e altre che lo saranno meno, ma tutte vorranno vincere. Senza dimenticare che le ultime due vincitrici dello scudetto non si sono poi qualificate in Champions. L'ho ricordato ai miei ragazzi: ora si riposano dagli impegni europei, ma al ritorno lo ribadirò a tutti".

Le grandi squadre hanno cambiato allenatore, voi avete cambiato poco: può essere un vantaggio? "Lo dirà il campo. Sono tornati due ottimi allenatori come Conte e Fonseca. Le nostre avversarie si stanno rinforzando e dobbiamo essere pronti. Avremo giocatori che arriveranno gradualmente, e insieme alla società abbiamo deciso di concedere loro tre giorni di vacanza in più per riprendersi da una stagione intensa, tra Europei e Coppa America. I primi torneranno domani, e pian piano arriveranno tutti gli altri, fino a Carboni e Lautaro ad agosto".

Come stanno gli italiani che hanno partecipato all'Europeo? "Li ho sentiti e sono giù di morale, com'è normale che sia. Non è andata benissimo, ma siamo in buone mani con Spalletti, un ottimo allenatore. Gli infortuni di Acerbi, Berardi e Dimarco hanno pesato. Siamo delusi, ma abbiamo talenti promettenti: pensiamo all'Under19 e Under16 campioni d'Europa. Possiamo riprenderci e fare grandi cose".

Conservando i big e acquisendo tre nuovi giocatori dal mercato, pensi di avere la tua Inter più forte? "Questa domanda me la fanno ogni anno. Guardando il percorso dello scorso anno, direi che quella squadra è stata la più forte, anche se abbiamo vinto trofei anche in passato. Abbiamo fatto tre ottimi acquisti. La Champions? Vogliamo andare il più lontano possibile. Ci sono squadre con budget enormi, ma non deve essere un alibi. Due anni fa abbiamo dimostrato che Real Madrid e Liverpool non ci erano superiori quando hanno raggiunto la finale. Conta la voglia".

L'anno scorso l'Inter ha avuto un gioco irresistibile. Ora gli avversari possono essere pronti a contrastarlo? "Si cerca sempre di fare qualcosa di diverso. Con i nuovi giocatori da inserire, non abbiamo alcun dubbio. A volte abbiamo cambiato modo di giocare nel finale di alcune gare. Cambiare modulo non mi sembrava giusto, quindi ripartiremo con la nostra impronta, pronti a migliorarci e creare qualcosa di imprevedibile per gli avversari".

Cosa ti aspetti dai nuovi acquisti? E da Valentin Carboni? "Abbiamo visto cosa ha fatto al Monza e il suo ottimo inizio di Coppa America. Fa parte del futuro dell'Inter, lo aspetto insieme al nostro capitano. Zielinski lo conosciamo bene, nelle ultime cinque stagioni è stato titolare quasi sempre. Ha ottime qualità e ci darà un grande contributo. Taremi ci aveva impressionato nel doppio confronto contro di noi e si inserisce bene nel nostro gioco. Per il portiere, abbiamo scelto Martinez perché ha fatto due ottime stagioni al Genoa e si sposa bene con i nostri principi di gioco. Ha davanti Sommer, ma gli ho parlato e, con tante partite da giocare, è contento di essere qui".

Tra le varie candidate allo scudetto, chi temi di più? "Stimo molto Conte e Fonseca. Le due squadre romane stanno lavorando bene, la Lazio ha preso Baroni, De Rossi resta a Roma, e non dimentichiamo Bologna e Atalanta. Gasperini sta facendo molto bene e si sono già mossi sul mercato. Bisogna fare attenzione a tutte queste".

Un pensiero per Zhang e per coloro che non sono più all'Inter? "Posso solo ringraziare Zhang, che insieme ai dirigenti mi ha portato all'Inter e mi ha dato questa grande opportunità. Ha dato tutto e resterà nella storia dell'Inter. Ho ringraziato personalmente i giocatori che non ci sono più, ma voglio farlo anche pubblicamente: Sensi, Klaassen, Audero, Cuadrado e Sanchez hanno dato tanto all'Inter, dentro e fuori dal campo".

Quale preparazione faranno i giocatori che rientrano dalle nazionali? "Prima si terminava la stagione e poi si andava in vacanza, ma ora si gioca anche a luglio per il Mondiale per club. Dovremo fare attenzione alla preparazione. Carboni e Lautaro torneranno l'8 agosto, poco prima dell'inizio del campionato, quindi faremo una preparazione particolare".

Hai avuto dei corteggiamenti? Cosa ti ha fatto restare all'Inter? "Sì, ci sono stati corteggiamenti, ma non solo quest'anno. Non ho mai pensato di andarmene. Mi sento apprezzato e non mi interessa ascoltare altre offerte. Mi sento in famiglia, c'è grande sinergia con la società, i ragazzi e i tifosi. Gli apprezzamenti fanno piacere, ma non ho mai avuto dubbi".

Perché si punta su un difensore di piede sinistro e non su un quinto di centrocampo? "Abbiamo Carlos Augusto che ci piace molto come quinto, ma l'anno scorso abbiamo scoperto che può fare bene anche il vice Bastoni. Buchanan era valido per quel ruolo, ma ora, senza di lui, vogliamo prendere un altro giocatore adatto. È un'urgenza, ma non ci fa perdere il sonno, anche Acerbi può coprire quel ruolo".

Acerbi ha avuto un problema, e Dumfries a volte si perde per qualche infortunio. Il mercato è chiuso o ci sono sorprese in arrivo? "Mai dire mai sul mercato. Ho dei professionisti di fronte a me che mi hanno sempre aiutato. Dumfries ha fatto benissimo fino a dicembre, poi ha avuto un problema a Napoli e gli ultimi cinque mesi non è stato il Dumfries che conosciamo, ma lo abbiamo visto agli Europei. Ha fatto bene in tre anni all'Inter e siamo contenti di lui. L'esigenza è quella di cui abbiamo parlato prima".

Si giocherà per 11 mesi, vince chi gestisce meglio le rotazioni? "Sì, ma l'anno scorso abbiamo avuto periodi in cui le cosiddette seconde linee ci hanno dato un grande aiuto. Giocatori come Frattesi e Carlos Augusto sono stati fondamentali, integrandosi subito e ottenendo grandi risultati. Dovrà essere così anche quest'anno e dovrò essere bravo a capire quando cambiare e come. A volte partiamo con delle idee e poi cambiamo all'ultimo. I giocatori, con il loro impegno e gli allenamenti, mi daranno indicazioni".

Bastoni può giocare anche da centrale di difesa, può essere una soluzione in più? "Bastoni è un grande giocatore che tutti conosciamo, ma ci sono anche De Vrij e Acerbi, quindi giocherà più a sinistra".

Barella, Frattesi, Mikhitaryan, Calhanoglu... quanto è difficile gestire un gruppo di così alto livello senza scontentare nessuno? "Ho la fortuna di avere grandi giocatori e grandi persone che vogliono vincere come me. Sanno che in alcune partite qualcuno giocherà di più e qualcuno meno. C'è un allenatore pagato per fare delle scelte, e il segreto è la grande unione che abbiamo avuto. Se ci sono stati scontenti, non lo hanno mai fatto vedere e hanno lavorato con l'obiettivo comune della seconda stella. Dovremo ripeterci e sarà ancora più difficile, ma ci proveremo".

Quanto è stimolante vincere trofei per il quarto anno di fila? È successo solo con Herrera e Mancini. "È il motivo per cui mi sento bene e apprezzato da una società solida che tiene all'Inter. Ho fatto 158 partite qui e spero ce ne siano altrettante. So che non è semplice restare tanti anni in grandi squadre, ma è il mio obiettivo".

Riguardo al difensore, se ci fosse la possibilità di andare su Hermoso o su un giovane? "I nomi sono tutti di interesse per l'Inter. C'è un presidente e una società che fanno un confronto continuo, poi bisogna vedere la disponibilità dei giocatori. Ho questo desiderio e sarà colmato. Quotidianamente ci confronteremo per mettere il giocatore giusto e rendere al meglio".

Ragazzi come Bisseck, Asllani e Frattesi che hanno giocato meno, cosa dovranno fare per avere più spazio? "Me lo auguro. Hai fatto tre nomi che l'anno scorso speravo di vedere, e ora posso dire che sono stati fondamentali. Hanno avuto meno minutaggio di Calhanoglu e Pavard, ma hanno avuto lo stesso peso specifico quando chiamati in causa. Vedi Bisseck al suo primo anno, e Asllani che contro la Roma ha fatto una giocata che ci ha permesso di vincere la partita".

Come prendono i giocatori questa dilatazione della stagione? "Con il Mondiale per Club raggiungeremo il massimo delle partite, ma questo è il calcio moderno. Noi allenatori preferiremmo meno di 70 partite, ma dobbiamo adeguarci. Ci sono tante competizioni, anche per aumentare i ricavi, e dovremo essere bravi a gestirle. Sarà una novità giocare a luglio con giocatori in scadenza al 30 giugno, ma cercheremo di adattarci".

Cosa si può fare in attacco? "Siamo soddisfatti con l'attuale formazione. Arnautovic e Sanchez hanno fatto ciò di cui avevamo bisogno. Carboni ci offre un'opzione in più; con lui possiamo avere due giocatori sottopunta o utilizzarlo come quinto offensivo quando necessario. La sua presenza in rosa può migliorare il nostro gioco nell'uno contro uno, una caratteristica di cui avevamo bisogno".

La Juventus può essere la principale concorrente? "Sta attraversando un cambiamento, ha cambiato guida tecnica con l'arrivo di un allenatore che stimo molto. Ha fatto un ottimo percorso allo Spezia e al Bologna, e sarà una concorrente molto pericolosa, come le altre già menzionate".

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