sede inter
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Commissariamento Inter. A carico di Inter e Milan la Procura di Milano ha avviato un procedimento di prevenzione. Si tratta di un istituto giuridico non repressivo ma terapeutico in cui si chiede alle due società di innalzare il livello di anticorpi e controlli per prevenire problemi e eliminare quella sudditanza che c'è nei confronti delle curve, come pressioni nella richiesta di biglietti, ecc.

La società maggiormente attenzionata è certamente l'Inter che, come scritto da chi indaga, "si trova in una situazione di sudditanza nei confronti degli esponenti della Curva Nord, finendo, di fatto, per agevolarli".

L'Inter rischia il commissariamento?

Se non saranno messe in atto procedure organizzative volte ad azzerare le pressioni, l'Inter potrebbe rischiare di essere commissariata. Il Corriere della Sera scrive:

“A carico delle due società, infatti, è stato iscritto e avviato dalla Procura di Milano un «procedimento di prevenzione», che, se non dovesse appunto essere sterilizzato dalle contromisure organizzative delle due squadre, (soprattutto sul fronte della gestione dei biglietti che per gli ultrà è fonte non solo di «ulteriori profitti» ma anche di una non meno importante «possibilità di legittimazione»), potrebbe in futuro sfociare in un istituto già più volte utilizzato negli ultimi tempi dai magistrati soprattutto sinora nel settore della logistica (come nei casi Dhl o Esselunga) e della moda (Armani o Dior): e cioè la messa in amministrazione giudiziaria della società o di singoli suoi settori di attività (articolo 34 del decreto legislativo 159/2011) quando si ritiene che, attraverso il libero esercizio della propria attività economica (pur se non illecita e pur se esercitata con modalità non illecite), all’impresa possa essere rimproverato, anche solo a titolo di rimproverabilità colposa per inerzia o cattiva organizzazione interna, d’aver agevolato l’attività di persone indagate per un determinato catalogo di reati".

Chiariamo che sia per l'Inter che per il Milan non si è ancora arrivati a questo strumento né le società risultano indagate penalmente. Come scrive ancora il Corriere “nell'ordinanza c’è traccia delle ragioni invece dell’innesco del procedimento di prevenzione laddove il giudice addita appunto una sorta di colposa sottovalutazione della situazione, o di scarsa conoscenza delle sue reali dinamiche sotto la facciata del tifo organizzato: e questo nonostante il club nerazzurro abbia depositato agli atti una memoria tutta volta a «allontanare ogni sussistenza di sospetto di (anche sola) colpa organizzativa nella cura delle relazioni con il tifo organizzato”.