alessandro melli perugia juventus 2000

Melli Perugia Juventus. L'ex attaccante del Perugia e della nazionale italiana, Alessandro Melli, ha rilasciato alcune rivelazioni scottanti sulla sfida Juventus-Perugia del 2000, gara che portò allo scudetto della Lazio, con i bianconeri che videro sfumare il sogno tricolore proprio all'ultima giornata. Nel suo intervento a "Non è più domenica", podcast condotto da Rocco Di Vincenzo e Matteo Fantozzi, rilascia delle affermazioni importanti.

Melli: “Ci volevamo accordare per il pareggio, ma alcuni giocatori della Juventus non erano d'accordo” 

Nell'intervento al podcast “Non è più domenica”, Alessandro Melli torna su quel match del 2000 tra il suo Perugia e la Juventus che decretò la fine del sogno tricolore per i bianconeri. Sotto la pioggia del Renato Curi, infatti, la Juventus perse di misura per 1 a 0, con il gol di Calori al minuto 41, consegnando di fatto lo scudetto nelle mani della Lazio di Cragnotti. "Eravamo salvi e non avevamo niente da chiedere in campionato, la Juve doveva vincere per vincere il campionato, e veniva da una settimana di polemiche per il gol di Cannavaro con il Parma. Erano scortati che sembravano dei pregiudicati. Gaucci era legato alla Lazio e al Banco di Roma, in settimana ci chiese di fare di tutto per vincere e che ci avrebbe dato anche un premio perché voleva che la Lazio vincesse il campionato, per interessi personali. Se avessimo perso ci avrebbe portato in Cina in ritiro". 

In quest'atmosfera, e sotto la pioggia incessante di Perugia, si giocò quel match che valeva un'intera stagione, ma più per la Juventus. I ragazzi, all'epoca allenati da Carlo Mazzone, erano già salvi e non avevano nulla da chiedere al campionato. Fu in questo clima che successe qualcosa, negli spogliatoi, che ha di fatto lasciato a bocca aperta tutti gli ascoltatori del podcast: "Negli spogliatoi provammo a metterci d'accordo con la Juve per pareggiare e loro sarebbero andati a fare lo spareggio. I giocatori della Juve non accettarono questa proposta, soprattutto Davids, Zidane e Montero. Fu un pour parler di nascosto tra i giocatori più importanti. Giocammo una partita irregolare che finì come finì per un episodio".

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