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Roma Inter. Lupa contro Biscione, gladiatori contro tori, giallorossi contro nerazzurri. A poco più di 12 ore dal fischio d'inizio del posticipo dell'ottava giornata, Roma e Inter stanno ultimando i preparativi per una sfida che, in caso di sconfitta, per entrambe le squadre vorrebbe dire conseguenze pesanti. Da un lato i padroni di casa, ripresisi dopo un avvio altalenante culminato con l'esonero di Daniele De Rossi, dall'altro i Campioni d'Italia motivati più che mai a non perdere terreno dal lanciatissimo Napoli di Antonio Conte che anticiperà la sfida dell'Olimpico scendendo in campo alle 12 allo Stadio Castellani di Empoli.

Obiettivo da non fallire

L’Olimpico, stasera, si trasformerà in un vero e proprio anfiteatro; chi scenderà nell’arena potrebbe farsi male e perdere parte delle proprie certezze da riversare poi nell'atteggiamento con cui affrontare il prosieguo della stagione. La Roma ha urgente bisogno di un’impresa per risalire dal nono posto attuale; una palude inaspettata fatta di soli dieci punti in sette partite e appena otto gol realizzati, come sottolineato da La Gazzetta dello Sport. A gettare ancor più benzina sul fuoco ci hanno pensato i tifosi giallorossi che hanno annunciato un polemico ritardo nell'ingresso in Curva Sud di 15 minuti per protestare contro una gestione del club che richiede più di semplici investimenti. Non è difficile immaginare che, in caso di serata negativa, la nostalgia per l’epurato De Rossi potrebbe trasformarsi in una frustrazione esplosiva. 

Se la Roma giocherà contro i propri tabù, l'Inter Campione d’Italia dovrà obbligatoriamente ritrovare quella verve in trasferta che ha permesso di dominare il campionato scorso in lungo e in largo: i nerazzurri, nella scorsa stagione, nelle prime quattro trasferte avevano totalizzato bottino pieno con le vittorie a Cagliari, Empoli, Salerno e Torino (sponda granata) mentre quest'anno sono quattro punti persi lontani da San Siro. Se stasera Inzaghi cadesse all’Olimpico, si troverebbe in una situazione difficile che precederà la sfida cruciale di San Siro con la Juventus e con il Napoli di Conte pronto a fuggire.

Roma-Inter assume così un’importanza che va oltre la semplice classifica; i capitolini vengono da tre sconfitte consecutive casalinghe contro la Beneamata (0-3, 0-2 e 2-4) e hanno recuperato i pezzi pregiati soprattutto in attacco dove Dovbyk e Dybala saranno al centro dell'attacco giallorosso. Per l’Inter, invece, la priorità è restare nelle zone alte. Inzaghi, con un occhio anche all'impegno di mercoledì contro lo Young Boys in Champions League, evita qualsiasi tentazione di turnover e la formazione dovrebbe vedere tutti i titolarissimi con l'unico dubbio in fascia con Dumfries e Darmian a giocarsi la titolarità.

Pupillo e confronti

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Roma-Inter sarà anche l'occasione, in particolare per il tecnico romanista Ivan Juric, di invertire un trend negativo fatto di una sola vittoria su 14 contro Inzaghi (con 10 sconfitte) e che la Roma non riesca a battere l’Inter in casa da tre stagioni. È necessaria una svolta per liberarsi da un’atmosfera di pessimismo e anonimato che avvolge Trigoria, in cui il clima, insomma, si è fatto piuttosto teso. Anche perché sull’allenatore di Spalato pesa sempre l’ombra di Daniele De Rossi. Anche se le reali intenzioni dei Friedkin potrebbero essere diverse, l’impressione popolare è forte. L’unico modo per superare questa fase è ottenere risultati.

E per farlo, bisogna segnare di più. La Roma riesce a farlo con il contagocce, nonostante produca occasioni in quantità simile, se non superiori, rispetto all’Inter (117 tiri a 115, 90 occasioni contro a 84). Tuttavia, l’Inter ha doppiato i giallorossi in reti: 16 a 8 per i nerazzurri. “Siamo un gruppo di qualità, crediamo che sia solo un momento ed è ora che dobbiamo essere più cattivi sotto porta. I numeri fatti in passato e i risultati ci daranno ragione".

Parlando del passato, oggi Juric ritrova Dimarco, suo pupillo ai tempi del Verona e coinvolto nella sfida delle fasce sinistre con Angelino: «Sono felice di quanto ha fatto, insieme siamo andati forte. È un'ottima persona e merita di essere dove si trova adesso. Sarà difficile limitare le sue qualità, il suo sinistro è straordinario ma sapremo affrontarlo sia con la difesa a tre sia cn quella a quattro".

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