San Siro
San Siro

L'Inter e il Milan vanno verso la decisione di rimanere a San Siro, questo è quanto riporta l'Espresso. 

Il noto settimanale ha condotto uno studio sulle condizioni del nostro calcio a un solo giorno dal fischio d'inizio della stagione 2024/2025.

La panoramica sul nostro calcio

Ciò che emerge da questa analisi è che tra mercati in ribasso, conti spesso in rosso, talenti in via di estinzione e frequenti guerre politiche, il campionato che negli anni 90 e primi anni 2000 era considerato il più bello e competitivo al mondo ha perso spettacolarità. Nonostante questo quadro generale pessimistico, i risultati delle italiane in Europa le scorse stagioni lasciano accese delle speranze per il futuro. Uno dei fattori che impedisce al nostro calcio di riprendersi totalmente è sicuramente la questione degli impianti sportivi e degli stadi. Nel nostro paese per le società di calcio, anche le più famose e ricche, è incredibilmente complicato costruire uno stadio di proprietà, situazione opposta agli altri campionati europei dove quasi ogni squadra possiede un proprio stadio e dal quale riesce a ricavare introiti importanti che spesso fanno poi la differenza in fase di mercato.

A Milano addirittura non solo lo stadio è del comune ma è anche in condivisione tra Inter e Milan, riducendo nettamente le entrate del botteghino e delle attività commerciali complementari che potrebbero aprire qualora fosse disponibile un impianto di nuova generazione. 

Il progetto di WeBuild convince Inter e Milan: i club sono pronti ad acquistare San Siro

Entrando nel dettaglio, il settimanale riporta come l'intenzione dei club sia quella di continuare con il progetto di ristrutturazione presentato da WeBuild, che prevede dei lavori scaglionati in modo tale da rendere possibile continuare a giocare a San Siro durante il restyling. 

Nel dettaglio, si legge che Inter e Milan hanno un paio di mesi per valutare la proposta dell'impresa edile guidata da Pietro Salini, gradita al sindaco Beppe Sala e al Coni impegnato nei Giochi invernali da inaugurare proprio allo stadio Meazza il 6 febbraio del 2026. L'Inter inoltre, non menziona più da diversi mesi l'ipotesi di un trasferimento a Rozzano. Diverso l'atteggiamento del Milan, che fin da subito è sembrato più deciso nel lasciare San Siro e costruirsi una propria casa nell'area di San Donato. Il presidente Paolo Scaroni segue in prima persona il dossier stadio ma più passa il tempo e più l'opzione di rimanere a San Siro prende quota. 

Nel caso in cui il piano di Webuild verrà accettato e mantenuto, i lavori potranno iniziare dal 2025, addirittura a gennaio a campionato in corso, per la cifra contenuta di 350 milioni di euro contro un preventivo per la ricostruzione totale stimato in 1,3 miliardi di euro. Il restyling durerà quattro anni. 

"Inter e Milan sono più interessate a comprare San Siro che nuovi campioni. L’immobiliare è la molla che attira capitali stranieri in una serie A decaduta, sotto il profilo tecnico, a un campionato di seconda fascia con scarsa attrattiva per chi non è morso dal germe del tifo", così chiosa l'articolo de l'Espresso. 

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