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Inter anomalia Inzaghi. Il pareggio ottenuto dall’Inter Campione d'Italia contro il Manchester City all’Etihad Stadium, nella prima giornata della nuova Champions League, ha sorpreso molti appassionati di calcio, in particolare gli addetti ai lavori provenienti dall'estero. 

Un’altra prestazione solida dei nerazzurri contro la squadra di Pep Guardiola, come accaduto nella finale di Champions League di Istanbul di due stagioni fa, in cui una zampata da fuoriclasse di Rodri regalò agli inglesi la prima coppa dalle grandi orecchie della propria storia. Ancora una volta, l’Inter ha messo in difficoltà la corazzata di Pep Guardiola e se in molti hanno parlato del classico “catenaccio all’italiana”, in molti, tra cui lo stesso tecnico catalano, hanno riconosciuto la complessità del gioco della squadra di Simone Inzaghi. 

Anomalia nerazzurra

L’Inter non è la solita squadra che si limita a difendere bassa e a giocare di rimessa; al contrario, i nerazzurri sanno abbinare la fase difensiva a una costruzione di gioco elaborata, che permette di creare occasioni non solo attraverso contropiedi, ma anche superando il pressing avversario con combinazioni e movimenti ben studiati. La particolarità dell’Inter di Inzaghi, come sottolineato da Michael Cox in un articolo approfondito per The Athletic, risiede nel fatto che la squadra riesce a sviluppare un gioco efficace senza fare affidamento sui dribbling. Cox, esperto di tattica, ha analizzato la partita di Champions League contro il Manchester City, osservando come, pur sprecando alcune occasioni, i Citizens abbiano faticato contro un’Inter che avrebbe anche potuto vincere. 

Cox ha elogiato il gioco della squadra di Inzaghi, considerandolo quasi completo: una difesa solida e una costruzione dal basso coraggiosa coadiuvata da intelligenza tattica a centrocampo e capacità di attaccare con i difensori esterni. Nonostante ciò, un elemento spicca: il dribbling non è il fondamentale preferito dei giocatori dell'Inter. Un aspetto che diventa un’anomalia nel panorama dei top team europei, che spesso basano parte del loro gioco sull’abilità di creare superiorità numerica con l’uno contro uno.

In Italia, storicamente, non c’è una tradizione di grandi dribblatori, e in questo senso l’Inter non rappresenta un’eccezione. Tuttavia, ciò che sorprende è come la squadra riesca a mantenere una produzione offensiva da top club europeo, pur senza fare affidamento sui dribbling. 

Confronto con i top team

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La piattaforma di notizie sportive statunitense, trapiantata nel Regno Unito e acquistata nel 2022 dal New York Times, ha raccolto le statistiche dei cinque principali campionati europei della stagione 2023-2024, mettendo a confronto il numero di gol segnati con il numero di dribbling tentati per partita. L’Inter di Inzaghi ha segnato oltre 100 gol, mantenendo una media di 2,29 reti a partita, al pari del Paris Saint Germain e superiore a quella di squadre come Arsenal e Real Madrid. Solo Bayern Monaco, Bayer Leverkusen e Manchester City hanno fatto meglio della Beneamata. Tuttavia, la squadra nerazzurra è anche quella che ha tentato meno dribbling tra le 96 partecipanti ai cinque principali campionati europei, con numeri inferiori perfino a squadre come Genoa, Bochum e Mallorca.

Come scrive Cox, solitamente esiste una correlazione tra il numero di dribbling e la capacità di segnare molti gol: squadre che hanno giocatori capaci di saltare l’uomo tendono a creare più occasioni da rete. Tuttavia, l’Inter è l’eccezione a questa regola. È in grado di essere una macchina da gol senza giocatori che creano superiorità numerica con il dribbling. Questo è frutto di una scelta tattica di Simone Inzaghi, che preferisce affidarsi a calciatori abili nel fraseggio, nell’inserimento e nel palleggio, piuttosto che su interpreti che rallentano la manovra cercando l’uno contro uno. Il 3-5-2 enfatizza queste caratteristiche, con attaccanti veloci come Thuram ed esterni come Dumfries che sfruttano gli spazi in campo aperto, piuttosto che puntare sull’abilità di saltare l’uomo.

Come sottolinea The Athletic, l’Inter eccelle nelle combinazioni di passaggi fulminei che tagliano fuori gli avversari, facendo avanzare i difensori centrali fino quasi a confondersi con i centrocampisti. È un sistema che funziona perfettamente quando tutti gli ingranaggi sono al posto giusto.