Mario Hermoso
Mario Hermoso - Inter o Napoli

Le avventure, così come le esperienze, hanno una fine. Le sensazioni finali poi variano in base a ciò che quel periodo ha lasciato: una brutta esperienza non può che logorarti dentro, portando solo del malessere e della tristezza interiore anche a distanza di qualche mese. L'unica gioia, in tal senso, è proprio la fine di quell'avventura. Non deve essere facile vivere in un contesto ostile, dove ogni piccolo lato di te viene respinto, attaccato e criticato.

Diversa è la storia se invece a terminare è una delle parentesi più belle della tua vita. Se nel primo caso c'era un effetto crescente, qui non può che essere decrescente. Uno di quei periodi magnifici che la vita ti può regalare, dove senti amore, affetto e stima da parte di tutto l'ambiente che ti circonda. Un luogo così può solo che farti crescere, maturare e sviluppare un senso di appagamento ed orgoglio quasi irreale. È per questo che nell'ultimo giorno rimasto, la tristezza è la prima emozione a creare un ricordo chiave, che rimarrà per sempre. 

Oltre alla buffa reminiscenza dell'infanzia con il richiamo diretto alla saga di 'Inside Out', questo è ciò che accade a milioni di persone, comprese quelle che da noi sembrano così distanti. Più in particolare il profilo analizzabile è quello di Mario Hermoso, appena svincolatosi dall'Atletico Madrid. 5 lunghi anni a difendere la filosofia dei Colchoneros e dove ha potuto anche togliersi lo sfizio di vincere un campionato spagnolo. Ora però il suo futuro sembra essere indirizzato verso l'Italia: il suo cartellino è conteso da Inter e Napoli. La domanda è: a chi serve di più?

Hermoso-Inter: lati positivi e lati negativi

I campioni d'Italia si devono preparare ad affrontare una delle stagioni più impegnative della storia recente. La scorsa annata è stata per lo più positiva, ma c'è stato un problema che più di tutti ha ostacolato un po' i risultati europei dei nerazzurri: la rosa poco varia. Complice un rendimento davvero inaspettato e una tenuta fisica rivedibile di parecchi elementi, Simone Inzaghi ha dovuto spesso rinunciare al consueto turno di riposo che spetta ai titolarissimi, costringendoli a stringere i denti. A tal proposito le richieste per il nuovo anno sono state piuttosto chiare: una squadra fitta per poter dare il giusto minutaggio a chiunque.

Uno dei reparti più cruciali per il mercato nerazzurro è proprio quello difensivo, dove fra la tenuta fisica dei due senior Francesco Acerbi e Stefan De Vrij e l'infortunio di Tajon Buchanan i problemi potrebbero peggiorare ulteriormente. Dopo una lunga ricerca i nerazzurri si sono maggiormente concentrati su Hermoso: il suo identikit racconta di un centrale piuttosto solido, discretamente abile nel ricoprire anche il ruolo di terzino sinistro. Non ha particolari doti offensive o tecniche, ma riesce in maniera egregia a leggere le situazioni pericolose e a marcare bene l'uomo. 

Insomma, sono qualità necessarie per un centrale difensivo, ma non è scontato saperle utilizzare nel giusto momento. Tuttavia il mantenimento della posizione e la buona lettura in fase difensiva sono qualità che i centrali nerazzurri possono vantare nel loro repertorio. Con l'obiettivo di sostituire un laterale a tutta fascia e con caratteristiche offensive che possano innescare i titolari Lautaro Martinez e Marcus Thuram, a mente fredda il centrale spagnolo non è poi cosi ‘Hermoso’ per l'Inter. Sarebbe un'alternativa di lusso, questo è certo, ma forse è meglio sondare altri profili più giovani. 

Hermoso-Napoli: lati positivi e lati negativi

Il Napoli deve assolutamente ripartire a bomba per questa stagione. L'obiettivo è abbastanza scontato, ma qualora non si riuscisse a centrare già alla prima stagione il requisito minimo è il ritorno in Champions League. Dopo tre allenatori, una formazione disunita e una piazza delusa, il presidente Aurelio De Laurentiis aveva l'obbligo di riunire l'intera città sotto la bandiera del Napoli. Per farlo c'era bisogno di un condottiero, di un leader in grado di farlo e di smuovere un popolo intero. 

L'unico profilo che l'imprenditore italiano poteva ingaggiare era l'ex Inter Antonio Conte. Nel 2024 il termine più giusto per descrivere l'effetto che il suo nome e la sua figura crea all'interno di una realtà calcistica è ‘aura’. Di certo è una peculiarità che non manca al tecnico salentino: basti pensare che la sua conferenza stampa di presentazione è avvenuta al Palazzo Reale di Napoli. Poca pressione per Re Antonio. 

Il suo tocco e la sua mano è già ampiamente visibile. La situazione prima del suo arrivo era a dir poco agghiaggiande, ma poi i suoi discorsi sono stati così incisivi da stravolgere il futuro della società: la permanenza di Alex Meret e il capitano Giovanni Di Lorenzo, il presunto rinnovo di Khvicha Kvaratskhelia e l'arrivo ormai certo di Alessandro Buongiorno. Tenendo in considerazione il reparto offensivo, un profilo come quello di Hermoso è il profilo adatto per i partenopei. In effetti affidare le chiavi della difesa esclusivamente a Amir Rrahmani e Juan Jesus non sarebbe stata una buona idea. È pur vero che l'assenza dalle coppe europee potrebbe incidere sulla decisione finale del centrale spagnolo, ma bisogna sempre tenere conto dell'aura di Conte. 

L'unico nodo da sciogliere riguarda l'affollamento nel reparto. Il Napoli ha bisogno di cedere prima di affondare il colpo sul classe 1995. Gli indiziati maggiori sono naturalmente l'ex Inter Jesus - che verosimilmente lascerà definitivamente gli azzurri - e il tandem Leo Ostigard-Natan. Uno dei due dovrà lasciare temporaneamente la formazione di Conte, in modo da far spazio al primo obiettivo dei partenopei. Si attenderanno sviluppi, sia dal duo Inter-Napoli sia dal giocatore stesso: l'unica certezza è che con molta probabilità Hermoso sarà un "nuovo acquisto" della nostra Serie A. 

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