Giuseppe Marotta
Giuseppe Marotta

Altro giro di premi per Marotta che, dopo essere stato ricevuto e premiato martedì mattina a palazzo Lombardia insieme ad altre società che rappresentavano l'eccellenza sportiva lombarda, riceve anche la Stella d'oro al merito sportivo assegnatogli nel corso del Consiglio Nazionale del CONI, l'ultimo prima delle Olimpiadi di Parigi.

La cerimonia si è tenuta a Roma nel Salone d'onore del CONI, con il presidente Giovanni Malagò che ha consegnato di persona il premio.

La stella al Merito Sportivo fa parte di una delle quattro onorificenze conferite dal Consiglio Nazionale del CONI con lo scopo di premiare atleti, dirigenti, tecnici e società che con i loro risultati hanno dato lustro allo sport italiano. 

Venne istituita il 20 dicembre 1933 e prevede tre distinti gradi: oro, argento e bronzo. La stella d'oro può essere concessa a coloro che con opere di riconosciuto impegno e positività d'intenti abbiano servito lo sport a lungo.

Le parole di Marotta dopo la consegna del premio

Così ha esordito il Presidente dell'Inter dopo aver ricevuto il premio:

“Sono emozionato, questo è sicuramente il riconoscimento più importante della mia carriera perché nasce nella mia casa. Io sono nato come aiutante di bottega e ho fatto 45 anni di militanza in squadre professionistiche. Sono dunque onorato che questo riconoscimento venga da voi che siete uomini di sport, sono fiero e ringrazio tutti”. 

Marotta ha poi continuato il suo discorso facendo riferimento ai maestri che lo hanno aiutato nella sua lunga carriera.

“Nella mia esperienza nel mondo del calcio ho avuto grandi maestri come Franco Carraro, lui presidente della Lega calcio e io dirigente del Varese. Ho avuto la fortuna di poter imparare tanto da loro. I valori dello sport mi hanno permesso di togliermi grandi soddisfazioni, con questo riconoscimento che è il coronamento. Auspico che le prossime Olimpiadi possano darvi le soddisfazioni che meritate”.

Immancabile poi qualche parola sull'Inter e sul rinnovo di Inzaghi in particolare:

“Con Inzaghi abbiamo iniziato un ciclo tre anni fa e non siamo nemmeno a metà di questo percorso vincente, vogliamo continuare con lui e se lo merita. Lui è felice dell'Inter e noi di lui. Il DNA dell'Inter ci impone di competere per vincere, lo dice la nostra storia. Rispettiamo sempre gli avversari, ma noi partiamo per vincere".

 

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