Manchester City Inter allenatori
Manchester City Inter allenatori

L'Inter lascia Manchester con un preziosissimo punto, soprattutto se relazionato all'economia della classifica. D'altro canto sull'aereo di ritorno un posto è stato occupato anche da quel pizzico di rammarico che i nerazzurri si sono portati con loro, scaturito dalla consapevolezza che per quanto mostrato era possibile raccogliere anche qualcosa in più. L'Inter ha sprecato tanto, nel primo tempo con dei contropiedi eccellenti che poi sono mancati di cattiveria e scelte giuste negli ultimi metri, nel secondo con l'inspiegabile Darmian e l'eccessiva foga di Mkhitaryan. Nel complesso l'immagine che l'Inter ha mostrato al mondo di sé è assolutamente positiva, un vero e proprio ritratto che punta a spaventare tutte le contendenti alla vittoria finale. 

L'ingranaggio nerazzurro

Inter e Manchester sono due squadre profondamente diverse, lo sono nelle possibilità di mercato, nell'identità di gioco e negli interpreti che le fanno tali. Nei 90' minuti di Manchester tali diversità sono evaporate per far spazio ad una partita degna del palcoscenico, dove l'Inter ha presumibilmente assunto quell'ulteriore dose di consapevolezza delle proprie forze e dei propri mezzi che potrebbe risultare fondamentale per l'andamento della stagione corrente e delle prossime, perché ormai è chiaro a tutti: l'Inter è una big del calcio europeo. L'invidia verso gli altri club è ormai acqua passata. Merito della società che ha fatto quel che poteva in anni non facili, garantendo sempre degli innesti mirati con ciò che aveva, merito di Simone Inzaghi che è stato capace di creare un ambiente positivo e formativo dentro e fuori dal campo, con i giocatori pronti a combattere per lui e per i loro compagni. Chi non assume la consapevolezza di ciò è solamente perché vuol far finta di non vedere, preferendo rimanere incatenato a quel canovaccio secondo il quale le squadre italiane non hanno possibilità di riuscita lontane dalla loro casa, forse spinti a crederlo in modo tale da assimilare meglio una possibile delusione. Ma l'Inter non ci sta, non si nasconde, ieri ha messo fuori la testa e ha urlato a gran voce la sua presenza, un urlo fatto di lavoro, applicazione e sacrificio, valori che il Dio denaro non è in grado di comprare. L'Inter è pronta e preparata per tutto ciò che la aspetterà. 

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