L'ex Inter Branca: "Nerazzurri favoriti per lo Scudetto"
Ha parlato in una lunga intervista l'ex giocatore e dirigente dell'Inter Marco Branca, che ha parlato di numerosi temi, oltre al suo passato in nerazzurro.
Una delle figure più importanti della storia dell'Inter è sicuramente Marco Branca, che l'anno prossimo compirà 60 anni, ed ha parlato di numerosi temi in una lunga intervista. Per Branca, la partita di domani sera tra Roma ed Inter sarà difficile da vivere, in quanto l'ex dirigente nerazzurro ha giocato con i giallorossi durante la sua carriera da calciatore. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate nel corso della sua intervista.
Branca: “Mourinho dispiaciuto. De Rossi abbandonato”
Il curriculum di Marco Branca è di tutto rispetto: 15 trofei vinti da dirigente dell'Inter, ed altri 3 da calciatore con le maglie di Sampdoria e Parma.
L'ex responsabile dell'area tecnica, ed oggi managing director dell'agenzia di procura calciatori First, ha rilasciato una lunga intervista a Il Messaggero, ecco le sue parole, a partire dall'addio all'Inter avvenuto 10 anni fa:
“Sono orgoglioso del mio passato, ma non ci penso quasi mai. Se ci fosse qualcosa di nuovo con cui misurarmi, lo farei volentieri”.
Sulla possibilità di arrivare alla Roma come dirigente ha detto:
“Sì, un paio di volte. In un caso, nell’epoca Pallotta, quando c’era Baldini direttore generale, mi arrivò una telefonata ufficiale. Poi le cose non si concretizzarono”.
Sui suoi successi da calciatore con Sampdoria e Parma, Marco Branca li ricorda con piacere:
“Anni bellissimi. Alla Samp c’era un gruppo fantasioso e di personalità. Lo si vedeva anche nello spogliatoio, dove Boskov mostrava una intelligenza superiore. Al Parma c’era meno dialettica, ma perché c’erano più bravi ragazzi”.
Mentre tornando all'esonero di Mourinho:
“Lui è sempre carico a mille. Per come era finita con la Roma era dispiaciuto, ma un po’ se lo aspettava”.
Sulla corsa Scudetto, Branca ha una chiara favorita:
“Al momento dico Inter, ma c’è l’incognita infortuni e la voglia di vincere la Champions”.
L'ex dirigente nerazzurro ha poi parlato anche del complicato caso ultras, affermando:
“Per le società è stato sempre un fastidio, perché sei nel limbo e non sai come ti devi comportare. Sei sempre al limite”.