L'evoluzione di Thuram: tecnica e più cinismo sotto porta. Così Marcus si è preso l'Inter
La seconda stagione di Marcus Thuram in maglia Inter è cominciata con il botto. Con il tempo Tikus sta diventando sempre più rapace sotto porta.
Inizio stagione Thuram. Un inizio stagione da incorniciare quello che sta vivendo Marcus Thuram. Il figlio maggiore di Lilian è partito a mille in questa stagione e sta avendo un evoluzione come calciatore.
La prima stagione in maglia nerazzurra, l'anno scorso, è stata un capolavoro per il 9 nerazzurro, capace di abbinare gol, tanti assist e tanta qualità in attacca fungendo da perfetto scudiero al compagno Lautaro Martinez. Ma se l'anno scorso avessimo dovuto trovare un lieve difetto nella stagione di Marcus sarebbe sicuramente la poca incisività sotto porta in alcune partite. Sono stati 15 i gol l'anno scorso, non pochi, certo, ma nemmeno una cifra che ci si aspetta da un numero 9.
Nelle prime gare di questa stagione, il trend sembra cambiato e Marcus è già andato a segno quattro volte, portando 5 punti ai nerazzurri, mentre il capitano Lautaro è ancora fermo a quota zero.
Il ruolo di Thuram: da rifinitore a 9 vero
Ora il numero 9 sta veramente diventando una punta a tutti gli effetti, a volte tralasciando corsa e dribbling per essere un vero e proprio rapinatore d'area ogni volta che ne ha l'occasione.
Già 4, dicevamo, i gol messi a segno dal francese, due doppiette in 3 presenze in campionato, condite dall'aver propiziato l'autogol di Djimsiti contro l'Atalanta. Ed è proprio contro la Dea che Thuram ha dato il meglio di sé. Oltre all'autogol nato da una sua discesa a destra, gli altri due gol segnati sono una la fotocopia dell'altro, nati da palle sporche, ad azione rotta che Marcus ha saputo aggiustare con dei movimenti in area da vera prima punta.
Ora Marcus è più cinico, si muove meglio ed è pronto, dopo un anno, a sfondare la quota 20 gol. Vista la partenza, l'obiettivo non è così impossibile da raggiungere.