tikus-tre-gol

Thuram triplette iconiche. La settima giornata di Serie A, ancora da concludere con gli ultimi impegni in programma in serata, ha messo in mostra probabilmente i due attaccanti che si giocheranno il ruolo di re dei bomber di questa stagione. Alla voce triplette, l'odierna tornata di campionato ne ha sfornate ben due, facendo tornare alla mente i grandi duelli tra attaccanti andati in scena nel passato. 

Il ritorno di Tikus

Il primo weekend di un mese di ottobre rovente è stato caratterizzato da un fatto che può far sorridere tutto l'ambiente nerazzurro. La serata di San Siro, in cui l'Inter Campione d'Italia ha domato un ottimo Torino in 10 uomini dal 24' del primo tempo per l'espulsione di Maripan, ha permesso alla formazione di Simone Inzaghi di raggiungere l'Atalanta come miglior attacco del campionato con 16 reti per entrambe le compagini. Tutto possibile grazie a due tra le gemme dei reparti offensivi nerazzurri con Mateo Retegui e Marcus Thuram autentici artefici dei tre punti ottenuti negli impegni contro Genoa e, appunto, Torino. Le triplette dei due attaccanti li collocano a pari merito in vetta alla classifica dei marcatori della Serie A con sette reti a testa. 

Dopo le doppiette con Genoa e Atalanta, Marcus Thuram ha realizzato la sua prima tripletta in Serie A, seconda in carriera dopo quella realizzata nell'ottobre 2022 in Coppa di Germania con la maglia del Borussia Monchengladbach contro l'Oberachern nel luglio 2022. L'attaccante francese dell'Inter sembra ormai aver raggiunto la piena maturità per essere in grado di guidare il miglior reparto avanzato della scorsa stagione, capace di ben 89 reti per cucirsi sul petto lo scudetto numero 20 e non solo e non essere considerato solo la semplice spalla di Lautaro Martinez, capocannoniere nel 2023-2024 con 24 reti anche grazie alle speciali assistenze di Tikus. Nelle prossime ore, il figlio d'arte e numero 9 nerazzurro raggiungerà il gruppo della nazionale francese per preparare al meglio il doppio impegno di Nations League contro Israele e Belgio, con l’auspicio che il problema alla caviglia accusato contro il Torino non sia nulla di grave. L’Inter non può permettersi di perdere il suo attaccante, soprattutto considerando le sfide difficilissime che attendono la Beneamata dopo la sosta: Roma, Juventus, Napoli in campionato e Young Boys e Arsenal in Champions League.

Triplette indimenticabili

triplettisti-inter

945 giorni sono trascorsi dall'ultima volta che un attaccante dell'Inter ha scritto il proprio nome sul tabellino dei marcatori per tre volte. Semplificando i tempi, il 4 marzo 2022 gli allora Campioni d'Italia strapazzarono per 5-0 la Salernitana a San Siro con la tripletta di Lautaro Martinez, coadiuvata dalla doppietta di Edin Dzeko. Dalla Salernitana alla…Salernitana; si, perché sempre contro la formazione campana, 369 giorni fa, sempre Lautaro Martinez mise a segno addirittura un poker da subentrato nello 0-4 dell'1 ottobre 2023. 

La tripletta è solo uno dei motivi per cui vale il cosiddetto “prezzo del biglietto” e la storia dell'Inter annovera nell'esclusivo club dei triplettisti nomi altisonanti. Indimenticabile fu l'esordio in nerazzurro di Christian Vieri, autore alla prima giornata della stagione 1999-2000 di tre gol contro il Verona mentre, più recentemente, San Siro è stato teatro della tripla doppia del duo argentino Icardi-Banega, nel 7-1 con cui la Beneamata si sbarazzò dell'Atalanta nella stagione 2016-2017, ma anche della performance da manuale di Maurito nel derby d'andata della stagione 2017-2018 quando una sua tripletta nel finale regalò la stracittadina ai nerazzurri.

Senza stare a scomodare le gesta di Giuseppe Meazza, sempre recordman di gol nella storia della Serie A, e restando in Sudamerica, alla voce tripletta non poteva mancare un attaccante perso troppo presto come Adriano; l'Imperatore, emulando le gesta di Bobo Vieri, alla prima giornata della stagione 2005-2006 eliminò il neo promosso Treviso con tre reti per dare il via al percorso che portò poi allo Scudetto assegnato grazie alla penalizzazione della Juventus per via dello scandalo di Calciopoli.