inter milan juventus
inter milan juventus

La prima giornata delle big in Serie A. Pronti, partenza, via - la stagione 2024/25 inizia facendo un po' di rumore. Dopo la pausa estiva con le competizioni per le nazionali, ritornano anche i campionati per club. Una ripartenza che molti aspettavano, soprattutto in Italia, dove lo scorso campionato finì con una trionfale seconda stella nerazzurra per l'Inter di Simone Inzaghi.

Ma le partite della prima giornata non sono da sottovalutare, soprattutto dopo un'estate movimentata e in cui i calciatori hanno avuto poco tempo per riposare. Il “calcio d'agosto”, con caldo e gambe pesanti, ha avuto - infatti - i suoi effetti (oltre a qualche mancanza dal mercato), soprattutto sulle big. Ecco infatti come è andata la loro prima giornata di Serie A.

Inter e Milan: pareggi e dubbi

Lo scudetto dello scorso campionato di Serie A era stato assegnato sotto la Madonnina in un lunedì d'aprile freddo e piovoso. Il Derby di Milano finì 2 a 1 per i nerazzurri che - in casa dei rossoneri - hanno conquistato il ventesimo Scudetto e la seconda stella.

Quasi in maniera naturale, i primi pensieri e i primi sguardi per la stagione appena cominciata sono rivolti ad Inter e Milan, sulle due rivali cittadine. Difatti, è la Beneamata Campione d'Italia ad aprire la Serie A 2024/25 con una trasferta contro il Genoa. Seguono poi i rossoneri di Paulo Fonseca contro il Torino a chiudere gli anticipi del sabato.

Due squadre, stessa città e… stesso risultato per questa partenza. Infatti, i due match (Genoa-Inter e Milan-Torino) finiscono 2 a 2: pareggi che però sono stati recepiti (ed anche comunicati e venduti) in maniera diversa. Per l'Inter si parla di due punti persi, per il Milan un punto guadagnato. Tuttavia, i due pareggi offrono riflessioni e dubbi ad entrambe le parti della città di Milano. 

I nerazzurri di Simone Inzaghi, hanno giocato come sanno fare meglio, con qualità e trame di gioco fitte, creando azioni da gol e pericoli per il Grifone. Ciò che è venuto meno è la fase difensiva: i due gol del Genoa, infatti, arrivano per due errori e la poca lucidità. 

Il primo gol della prima giornata di Serie A, quello di Vogliacco per i rossoblù, è frutto di una lettura sbagliata della traiettoria del pallone da parte di Sommer, che si fa fregare dalla traversa. Il secondo - quello del pareggio a partita terminata - è su rigore procurato da un intervento scomposto da parte di Bisseck (che nonostante ciò ha fatto una grande partita), che manca il pallone di testa e lo prende con la mano. Un 2 a 2 che sta stretto all'Inter.

I rossoneri, invece, vogliosi di ripartire con il nuovo tecnico, si trovano davanti un Torino di Paolo Vanoli davvero in gran forma. I granata vanno in vantaggio nel primo tempo con un autogol di Thiaw; poi doppio vantaggio al 68esimo con Zapata. Milan sfortunato nei tentativi, ma il finale di gara - con i subentrati - è dominato dai padroni di casa: a riaprire tutto è il nuovo numero 9, Morata ed il pareggio è firmato da Okafor (entrato al posto di Leao).

Dubbi sulla fase difensiva per le due squadre: per l'Inter errori di lucidità dei singoli, per il Milan qualche problema di organizzazione del pacchetto arretrato. Pareggi che lasciano l'amaro in bocca a chi desiderava di partire al meglio.

Juventus e Atalanta: Motta e Gasp convincono

Se la Vecchia Signora si è presentata sotto una nuova veste, la Dea - con nuovi innesti - non ha cambiato filosofia di gioco. La Juventus e l'Atalanta sono le due big che hanno decisamente convinto in questa prima giornata. Per bianconeri torinesi e nerazzurri bergamaschi due vittorie schiaccianti: la Juve con un sonoro 3 a 0 sul neopromosso Como, l'Atalanta con un 4 a 0 nella trasferta di Lecce.

Ciò che è risultato vincente sono le scelte dei due tecnici. Thiago Motta - subentrato ad Allegri - decide di tenere fuori il capitano Danilo (al suo posto Gatti) e il nuovo arrivato Douglas Luiz. Con un 4-2-3-1, sulla fascia sinistra fiducia al giovane Mbangula: è proprio lui a stappare la partita. I due gol successivi sono poi firmati da Weah e da Cambiaso. Partita che la Juventus conduce per 90 minuti, con qualità e senza correre chissà quale rischio: il Como è riuscito a tirare solo tre volte e mai verso lo specchio della porta.

Giampiero Gasperini, invece, nonostante le assenze dei pilastri della scorsa stagione, riesce a superare l'esame Lecce in maniera eccellente. La Dea lo fa grazie ai nuovi arrivati: sono le doppiette di Retegui e Brescianini, infatti, a gelare il Via del Mare. Un dominio e un giro palla che rende friabile la fase difensiva degli avversari, mentre il muro dell'Atalanta regge e vanifica i tentativi offensivi del Lecce.

Il crollo del Napoli

Un rumore che da Verona, raggiunge i piedi del Vesuvio. Antonio Conte, alla prima da tecnico del Napoli, stecca contro un Hellas Verona che si impone per 3 a 0 sui partenopei.

I campioni d'Italia di Spalletti di due anni fa sono ormai un vago ricordo: una macchina veramente ingolfata, poca lucidità in fase offensiva (condita da qualche occasione sfortunata) e una difesa malridotta. Gli azzurri sentono il peso della ripartenza e di una ricostruzione piuttosto incompleta.

A Conte manca l'attaccante titolare di riferimento, il quale dovrebbe essere Romelu Lukaku, sul quale il ds Manna sta spingendo per strapparlo al Chelsea. Una strategia di mercato che mette fuori dal progetto Osimhen, rimanendo senza un 9 che possa garantire gol e strapotere fisico.

La prima giornata per il Napoli è davvero una giornata con poco sole e poco mare, al contrario degli scaligeri che approfittano di una squadra che non ha trovato la propria dimensione e la propria struttura (a cui si aggiungono anche gli infortuni di Buongiorno e di Kvaratskhelia). Gli azzurri sono i veri bocciati di questa prima giornata di Serie A.

Roma e Lazio: pari per De Rossi, bene Baroni

Due facce e due sentimenti per la Capitale. I giallorossi di Daniele De Rossi cominciano da Cagliari, mentre i biancocelesti di Marco Baroni ospitano la neopromossa Venezia all'Olimpico. Un pareggio per la Roma, una vittoria in rimonta per la Lazio.

Il pari senza gol dell'Unipol Domus di Cagliari è anche una partita senza effettive emozioni (tranne due legni, uno per parte), in cui la Roma si presenta con la nuova punta Dovbyk e il nuovo gioiello argentino Soulé. De Rossi dovrà lavorare tanto, anche perché l'obiettivo rimane quello degli anni precedenti: portare i giallorossi in Champions League. Un traguardo che, però, potrebbe farsi più difficile senza la stella Dybala, sempre più verso l'Arabia (a posteriori, forse, la vera grande emozione della partita contro il Cagliari sono gli ultimi minuti della Joya in giallorosso).

La Lazio per la prima gara ufficiale senza il bomber Ciro Immobile, che sta trascinando il Besiktas in Turchia. Una gara che al terzo minuto sorprende l'Olimpico biancoceleste, con un gol del Venezia. Ma Baroni può tirare un sospiro di sollievo: la nuova punta titolare, Castellanos, segna il pareggio, consegnando il rigore del 2 a 1 a Zaccagni. La gara finisce 3 a 1 per la Lazio (autogol di Altare all'81esimo), la quale diverte nella prima parte e gestisce con ordine nella seconda.

Ora testa alla seconda giornata, e già da domani via alle conferenze stampa delle squadre impegnate negli anticipi, tra cui proprio i nerazzurri di Inzaghi. 

Film Inter al cinema: ecco dove vederlo. La lista delle sale aderenti
Intervista a Toldo: "La mia parata più bella? Il gol alla Juventus"