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Non sono certo di dove terminerà la mia carriera calcistica, ma il mio obiettivo è di chiuderla nel miglior modo possibile. Spero di realizzare questa aspirazione. Riguardo a un possibile ritorno in Turchia, ho sempre cercato di migliorarmi e di eccellere nel mio lavoro". Queste sono le parole di Hakan Calhanoglu in un'intervista a Milliyet.

Passando al passato recente, Calhanoglu ha parlato del percorso della nazionale agli Europei 2024: "I 45 giorni di ritiro in Germania sono stati, a mio avviso, uno dei momenti decisivi per il nostro gruppo. Ci siamo uniti, creando una vera famiglia. Il nostro legame di amicizia si è trasformato in fraternità, e questa connessione continua a rafforzarsi. Ci concentriamo su cosa possiamo fare l'uno per l'altro, sostenendoci come una grande famiglia, puntando a migliorarci".

Parte del merito dei progressi della selezione turca va al ct Vincenzo Montella, descritto dal centrocampista dell'Inter in questi termini: "Tutti conoscono Vincenzo Montella, è un allenatore con ottime capacità comunicative, sa come e quando motivarci. La nostra rosa è composta da giocatori diversi, e il calcio implica anche tattica. Di partita in partita, studiamo nuove strategie a seconda dell'avversario. Credo che Montella e il suo staff abbiano apportato miglioramenti significativi al sistema di gioco: tutti, indipendentemente dal fatto che scendano in campo o meno, sanno cosa fare".

Infine, Calhanoglu riflette sul futuro della nazionale: "Anche se è difficile fare previsioni, è evidente che saremo a un livello superiore rispetto a ora. Abbiamo milioni di tifosi che ci supportano, siamo un Paese calcistico e i nostri giovani talenti aumentano ogni anno. Giocatori come Arda Güler, Kenan Yıldız, Orkun Kökçü, Semih Kılıçsoy e Bertuğ Yıldırım dimostrano ciò che affermo. Finché daremo opportunità e supporto ai giovani del nostro Paese, il nostro futuro sarà sempre luminoso".

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