Khephren e Marcus Thuram. Un DNA da campioni quello del padre Lilian che con la Nazionale francese si è laureato campione del mondo e campione d'Europa e che in Italia ha conquistato due Scudetti in bianconero. Ora, però, potrà vedere i due figli giocare nello stesso campionato.. ma come rivali! Sembra ufficiale l'arrivo di Khephren Thuram alla Juventus, un'operazione da circa 20 milioni di euro più bonus per prelevare il centrocampista francese dal Nizza. Per il classe 2001, è pronto un contratto di cinque anni a 2 milioni di euro a stagione. Un approdo in Italia che lo ricongiungerà al fratello Marcus, che però vuole confermare di essere il Campione d'Italia con l'Inter. La Serie A sembra pronta, quindi, ad un nuovo duello tra fratelli: non un caso unico nella storia del campionato italiano, il quale ha visto diversi scontri storici tra parenti. Ecco i precedenti più famosi.

Fratelli-rivali del calcio italiano

Il bianconero Khephren contro il nerazzurro Marcus ha tutte le basi per essere un duello in famiglia storico per la Serie A. Durante i festeggiamenti per il ventesimo Scudetto e per la seconda stella dell'Inter, l'attaccante nerazzurro e della Francia è stato protagonista di un simpatico siparietto con il padre Lilian, durante il coro "Chi non salta, bianconero è", proprio sotto la Curva Nord interista. Ora però il confronto sarà sul campo, tra fratelli che dovranno contendersi la gloria del tricolore (e una pacca in più da parte del padre campione del mondo nel '98). Ma chi pensa alle rivalità tra fratelli, nonché a dei loro confronti per statistiche, non può pensare ad alcuni scontri sul rettangolo di gioco che sono passate alla storia di questo campionato. La prima, probabilmente la più conosciuta e anche la più sentita, è quella che ha visto i fratelli Franco e Giuseppe Baresi confrontarsi nei derby di Milano. Franco è il leggendario capitano rossonero sia durante la gestione di Arrigo Sacchi, tecnico del Milan degli "Immortali", con cui ha vinto sei trofei internazionali, tra cui due Champions League (ai tempi si teneva ancora la denominazione Coppa dei Campioni); e sia durante la guida degli "Invincibili" di Fabio Capello, portando quattro Scudetti ed un'altra Champions in casa del Diavolo. Inoltre, Franco Baresi è stato la colonna portante della difesa della Nazionale italiana campione del mondo nel 1982. Di altre idee, invece, era il fratello Giuseppe. Rinnegando la sponda rossonera, Beppe Baresi decide di sposare i colori nerazzurri diventando una bandiera dell'Inter, a cui dedicò tutta la sua carriera. Anche per lui una soddisfazione: quello di essere il capitano dei nerazzurri dello Scudetto dei record (stagione '88/'89). Rimaniamo in territorio milanese, anche se sul campo non si sono mai affrontati in un derby della Madonnina. I fratelli Filippo e Simone Inzaghi, che non hanno mai indossato la stessa maglia, si sono poi ritrovati contro anche come allenatori. "Super-Pippo" è sicuramente il più famoso da calciatore, sia con la Juventus che con il Milan ha dato dimostrazione del suo fiuto del gol; mentre Simone è stato legato ai colori biancocelesti della capitale (con la Lazio ha vinto uno Scudetto nella stagione 1999/2000), ma è con il suo lavoro da tecnico che sta dimostrando tutte le sue qualità (come testimoniano i risultati ottenuti alla guida dell'Inter). Un'altra famiglia legata al mondo del calcio è quella dei Cannavaro, in particolare dei fratelli Fabio e Paolo. Il primo è quello che ha goduto di maggior fortuna, grazie a delle abilità difensive da vero fuoriclasse: d'altronde è l'ultimo Pallone d'Oro italiano, ottenuto al termine del 2006, quando alzò da capitano della Nazionale italiana la Coppa del Mondo a Berlino. Qualità che lo hanno portato a vestire la prestigiosa maglia del Real Madrid. Una carriera più modesta, invece, per il fratello minore Paolo che però si è legato ai colori e alla storia della sua città: Napoli. Con i partenopei, infatti, Paolo Cannavaro arriverà a giocare otto stagioni: è protagonista della risalita e della promozione in A del Napoli, diventandone capitano a partire dal 2007-08. Rimarrà all'ombra del Vesuvio fino al 2014, togliendosi anche la soddisfazione di alzare un trofeo con la maglia azzurra (la Coppa Italia nel 2012). Queste sono alcune delle storie di calcio e famiglia della storia della Serie A. Storie di fratelli che si ritrovano rivali e avversari per '90 minuti e che si fanno portatori e si ergono a difesa dei colori che indossano.
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