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Inter Taremi. Il mercato nerazzurro è da anni ormai orientato alla cultura dell'ingaggio a parametro zero. Un diktat avviato da uno dei principali artefici degli affari a costo ridotto e ora Presidente del Club Campione d'Italia, Beppe Marotta. Con l'immancabile aiuto del fido DS Piero Ausilio, il numero uno dell'Inter ha costruito negli anni una rosa in grado di raggiungere una finale di Champions League e lo Scudetto della Seconda Stella scavando un solco importante con la concorrenza.

Restare al top

A tre mesi dall'inizio della stagione, l'Inter Campione d'Italia è costretta a inseguire il Napoli guidato dall'ex condottiero dello scudetto 2021 nerazzurro, Antonio Conte. Il tecnico salentino ha costruito una squadra altamente comoetitiva, puntando su un altro vecchio pilastro della sua esperienza all'Inter, Romelu Lukaku, tornato sui livelli del “Big Rom” del biennio nerazzurro. La Beneamata, dopo il tradimento estivo dell'estate 2023 del belga, nei due anni successivi, ha virato prepotentemente su due parametri zero: Marcus Thuram, protagonista assoluto dello Scudetto della Seconda Stella e Mehdi Taremi, arrivato dal Porto nell'ultima estate.  Se il mercato ha rafforzato compagini di livello e mancate nella scorsa stagione (vedi Napoli), le altre non sono rimaste a guardare. 

La nuova proprietà dell'Inter ha imposto che acquisti e cessioni andassero di pari passo e di questo il management nerazzurro ha tenuto conto compiendo acquisti mirati quali un mix di gol ed esperienza come Mehdi Taremi.

Primo iraniano nerazzurro

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L’attaccante iraniano, 64 gol e 34 assist con la maglia del Porto nella Liga Portugal, era stato vicino a vestire la maglia di una squadra di Milano, ma il suo approdo nel capoluogo lombardo si è concretizzato solo a luglio di quest’anno, quando è diventato un giocatore dell'Inter. Prima l'Inter e poi il Milan avevano mostrato interesse, ma alla fine l’iraniano è rimasto al Porto per un’altra stagione, nonostante fosse in scadenza di contratto. Ora, approdato in nerazzurro a parametro zero, Taremi sta finalmente iniziando a ritagliarsi un ruolo importante nella rosa di Simone Inzaghi.

Con l’addio di Edin Dzeko, trasferitosi al Fenerbahce, e la tormentata situazione legata a Romelu Lukaku, sedotto dalla Juventus e alla fine finito alla Roma, dalle parti di Viale della Liberazione è partita la caccia al nuovo attaccante da affiancare a Lautaro Martinez e Marcus Thuram, appena arrivato dal Borussia Mönchengladbach, sempre a titolo gratuito. Il contratto in scadenza l'anno successivo con il Porto ha permesso a Marotta e Ausilio di scegliere il profilo di Taremi, individuato come l’uomo giusto per rinforzare il reparto offensivo. Tuttavia, il club portoghese aveva rifiutato l’offerta di Marotta, bloccando di fatto il trasferimento. Negli ultimi giorni di mercato ci aveva provato anche il Milan, ma il presidente del Porto, Pinto da Costa, definì le offerte dei rossoneri "ridicole". Così, Taremi restò a Oporto per un’altra stagione.

Nonostante il mancato trasferimento, l’attaccante iraniano continuò a essere monitorato dall’Inter, che non smise mai di seguirlo da vicino, nella stagione 2022-2023 realizzò 35 presenze, tra tutte le competizioni, mettendo a segno 11 gol e sette assist. Alla fine, il 18 luglio 2024, l’Inter riuscì finalmente a portarlo a Milano, formalizzando un accordo triennale da 3,5 milioni di euro netti a stagione, con il costo del cartellino pari a zero. L’accordo era stato raggiunto già qualche settimana prima, ma per motivi tecnici l’annuncio fu rinviato a metà luglio.

Non un semplice sostituto

Taremi Inter
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Dopo un inizio non facile, il centravanti nerazzurro sta pian piano conquistando la fiducia di tutti ad Appiano Gentile. Nonostante qualche difficoltà iniziale, l’iraniano ha cominciato a guadagnare minuti preziosi, a cominciare dall'esordio in Serie A a Genova nell'ultimo quarto d'ora, bissato dalla titolarità nella partita contro il Lecce, dove ha fornito anche un assist. Pochi minuti contro Atalanta, Monza e Udinese, ma la sua presenza in Champions League è stata costante, con due gare nell'undici iniziale. Inzaghi gli ha affidato un ruolo importante nel pareggio per 0-0 contro il Manchester City, dove Taremi ha svolto un lavoro sporco in attacco mentre contro la Stella Rossa, è stato l'MVP con un gol e due assist.

Inzaghi è stato chiaro sulla gestione della rosa: tutti avranno spazio e nessuno verrà trascurato. Con un calendario fitto tra Serie A e Champions League e l'imminente pausa per le nazionali, le rotazioni saranno necessarie. Anche se Taremi non riposerà con la sua nazionale, sarà un elemento chiave nelle rotazioni dell'allenatore piacentino, considerato il doppio impegno in trasferta, prima all'Olimpico con la Roma e poi in Champions League sul campo dello Young Boys, al rientro dalle Nazionali. Il campo ha emesso i primi verdetti e ora l'ex tecnico della Lazio, considerando quanto dimostrato dal numero 99 potrà gestire la rosa e trovare il giusto equilibrio, ma la sensazione è che lasciare Taremi in panchina non sarà affatto semplice.

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